L’ADDIO
Folla a Uboldo per l’ultimo saluto ad Alessandro Colombo
I funerali oggi pomeriggio hanno raccolto il forte cordoglio di amici e parenti. Commossa l’omelia di don Armando Colombo

Tre comunità unite dal dolore e dal cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Alessandro Colombo, uomo di cultura ed esperto di comunicazione che ha lasciato il segno a Tradate, dov’era nato e cresciuto, a Castellanza, dove da 30 anni era addetto stampa, e a Uboldo, dov’era stato consigliere comunale e aveva fatto crescere il cineteatro parrocchiale.
L’ULTIMO SALUTO
Colleghi, amministratori comunali e amici di una vita hanno gremito la chiesa parrocchiale di Uboldo, nel pomeriggio di oggi, per rendergli l’ultimo saluto. Presenti anche il sindaco di Uboldo Luigi Clerici e la vice sindaco reggente di Castellanza Cristina Borroni, con i rispettivi assessori, oltre all’ex sindaco Livio Frigoli (di cui Colombo era stato primo segretario).
Sui volti di tutti si leggevano l’incredulità e lo sgomento per l’improvvisa dipartita di Alessandro, morto di polmonite all’ospedale di Tradate: aveva 61 anni e lascia la moglie Antonella e il figlio Alessio.
IL RICORDO
«Questa morte ci ricorda che non siamo di casa qui ma solo per un tempo più o meno lungo», ha esordito la sua omelia il parroco don Armando Colombo, per poi ricordare la figura di volontario della parrocchia, «sempre disponibile e pronto ad aiutare, soprattutto con la sala della comunità, senza mai volersi mettere in mostra».
Al termine della funzione ha preso la parola, visibilmente commosso, l’amico di una vita: Franco Colombo, presidente delle Acli e attivo volontario del cineteatro: «Per me eri un faro. Anche se adesso non sei più fra noi, ti vedo come un dono: mi hai dato tanto e mi hai insegnato tanto. Farò tesoro dei tuoi insegnamenti».
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