LA TRADIZIONE
Lumineri a Cannobio, processione accorciata
Il Covid non ferma il 500esimo del Miracolo della Sacra Costa

È salva ma sarà più corta la processione dei “lumineri”, al termine della messa in collegiata San Vittore. Non più dal sagrato al Santuario della Santissima Pietà ma sul lungolago di Cannobio dove il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, impartirà la benedizione. In compenso, in occasione del 500esimo del Miracolo della Sacra Costa, la celebrazione torna alla data canonica. Le gocce di sangue e le piccole ossa a forma di costole, infatti, furono trovate l’8 gennaio 1522 da Antonietta, la figlia dell’oste De’ Zacchei, sotto il dipinto votivo raffigurante Cristo appena deposto dalla Croce, sopra la locanda dove stavano cenando viaggiatori di passaggio e ambulanti giunti a Cannobio per il mercato della domenica. L’anticipo il giorno successivo dell’Epifania risale ai primi anni ‘70 del secolo scorso come ideale prosecuzione delle festività natalizie. Anche oggi, come nel 1522, l’8 gennaio cade di sabato, il giorno prima del mercato settimanale. Uno tra i più importanti su tutto il bacino del Lago Maggiore, tanto italiano quanto svizzero.
Ingresso contingentato in collegiata fino ad esaurimento dei posti a sedere con l’obbligo d’indossare una mascherina Ffp2. Quanti non riusciranno ad entrare potranno seguire la messa, con la discesa della “Nivola” lignea contenete la reliquia, in diretta tv dal maxi schermo allestito al Teatro Nuovo.
Al termine della messa, dunque, processione fino al lungolago poi trasferimento della reliquia nel santuario dove rimarrà fino ai vespri di domani, e processione di ritorno in collegiata. Sempre domani, alle 11, la piazza davanti al santuario diventerà piazza monsignor Germano Zaccheo, morto nel 2007 quand’era vescovo a Casale Monferrato. Cannobiese doc, oltre che devoto al Miracolo, ne studiò la storia.
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