LA NOVITÀ
La Finanza sbarca sul confine
Il nuovo pontile a Zenna: più sicurezza sul lago. Ormeggio anche per natanti

Un pontile lungo 24 metri che servirà all’attracco delle imbarcazioni della Guardia di Finanza e a quelle dei diportisti.
Sarà collocato proprio a ridosso del confine, praticamente sotto la dogana di Zenna, là dove idealmente si mescolano le acque italiane e quelle elvetiche.
Il progetto, curato dall’Autorità di bacino del lago Maggiore, è stato approvato dalla Provincia di Varese e avallato dal Comune di Maccagno con Pino e Veddasca che parteciperà con 30.000 euro alla realizzazione dell’opera. Se tutto andrà come previsto, e al momento non ci sono segnali contrari, i lavori in acqua e sulla riva verranno eseguiti all’inizio del prossimo anno.
La zona è appunto quella di Zenna, al di sotto della Statale, dove sorge anche l’avamposto delle Fiamme gialle. Lì, accanto, c’è un piccolo gioiello: la spiaggia, la prima italiana entrando dal confine.
«Meravigliosa» la definisce il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, sottolineando anche la presenza di una struttura di ristorazione, la cui proprietà è del Comune, affidata a privati per l’attività. Ebbene, il pontile sarà utile, utilissimo anche per consentire l’approdo di imbarcazioni private.
«Sarà regolato a tempo» ipotizza Passera in riferimento alla possibilità di “sostare” in quella darsena. Ma il principale utilizzo del nuovo pontile sarà appunto per l’accesso della Guardia di Finanza. «Importante per la sicurezza» rimarca il primo cittadino di Maccagno con Pino e Veddasca. Nel progetto sono coinvolti, sul piano finanziario, la Regione e l’Autorità di bacino. E tra le opere figurano anche la sistemazione dell’arenile, la rimozione dei vecchi manufatti e della vegetazione infestante, la creazione di migliori collegamenti con la camminata che accompagna i muri delle costruzioni (tra cui abitazioni private) affacciate sul lago.
Ecco le caratteristiche del pontile: sarà formato da una passerella galleggiante (dimensioni 2,70 metri per 12,40 metri) e una sorta di piattaforma, sempre galleggiante, di analoga estensione per ciò che riguarda l’apertura sul lago. La pavimentazione sarà in doghe di resina, resistenti quindi all’acqua, di colore marrone. Saranno inoltre installati dei lampeggianti per indicare la presenza del molo e delle bitte a galloccia per l’ormeggio temporaneo dei natanti privati. Il pontile sarà come detto galleggiante, in modo da non avere problemi con le salite e le discese del livello del lago, e fissato sul fondale mediante le classiche catene con peso morto.
Tra l’attuale area darsena e il futuro pontile, verrà collocato uno scivolo per la messa in acqua delle barche: sarà lungo circa otto metri e largo tre e mezzo. Il progetto, attento agli aspetti funzionali, si prefigge anche di preservare e anzi aumentare il pregio estetico e ambientale del molo. Un aspetto, questo, non secondario visto che si parla comunque di zona a tutela paesaggistica; non a caso, tanto per citare un dettaglio degli interventi, le parti in muratura e cemento saranno impreziosite da decorazioni.
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