MALTEMPO
Riprese le ricerche del disperso
Droni ed elicottero al lavoro dall’alba sul corso del torrente Molinera

Andrea Galimberti, il trentottenne del Comasco inghiottito dalle acque vorticose del torrente Molinera sabato mattina, non si trova.
L’uomo era con un amico in cerca di funghi quando, attraversando il corso d’acqua che si era visibilmente ingrossato, è stato portato via dalla corrente: sull’area del Luinese in quel momento, intorno alle 12, si è abbattuta una bomba d’acqua d’inaudita violenza. E la pioggia ha continuato a cadere per tutta l’altra notte, anche se già nella prima mattina di ieri, domenica 30, i vigili del fuoco con il sistema di ricerca Dedalo e gli specialisti Sapr con il drone hanno cercato tracce dell’uomo per ore e ore, alternandosi in questo con i volontari del soccorso alpino. Intanto l’elicottero dei pompieri Drago 84 sorvolava dall’alto il bosco in cui i corsi d’acqua che affluivano al Molinera avevano ormai dato vita a delle cascate. Pattugliavano le acque del Verbano sia la motovedetta dei carabinieri di Luino sia quella della guardia di finanza. Le operazioni di ricerca sono proseguite fino all’imbrunire, mentre nel municipio di Maccagno, dove è stato allestito un presidio, attendevano notizie i familiari del trentottenne imprenditore di Oltrona di San Mamette, assistiti dagli psicologi. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Luino con il comandante, il capitano Alessandro Volpini, e i militari della stazione di Maccagno, con il sindaco Fabio Passera. Una giornata a tratti frenetica, in cui si spiava con trepidazione il livello delle acque in una zona boschiva molto impervia, per valutare se i volontari del soccorso alpino potessero ispezionare più da vicino il corso d’acqua. Ma anche se nella tarda mattinata splendeva il sole, ci vorranno ancora ore perché il livello scenda consentendo un’ispezione più accurata agli anfratti del torrente.
Nel frattempo gli esperti hanno percorso con cautela gli spondali del Molinera e si è tentato di captare anche il segnale del cellulare di Galimberti con l’uso di un drone, ma risultava spento.
La scorsa notte i vigili del fuoco hanno mantenuto il presidio fisso in Comune con una squadra, pronti a riprendere oggi le ricerche, ricominciate già poco dopo l’alba.
Se la portata scenderà, già nel pomeriggio gli esperti potrebbero percorrere il tratto superiore del torrente , quello dove il trentottenne è stato trascinato in acqua, scendendo per circa un chilometro (il Molinera supera gli otto di lunghezza).
Le acque limacciose del corso d’acqua non aiutano certo nelle ricerche. Forre e pozze del torrente verranno ispezionate a una a una appena sarà possibile farlo, usando mute speciali rinforzate da parte dei volontari del soccorso alpino. Il Cnsas, il loro corpo nazionale, ha anche una squadra forre regionale che è già stata preallertata per le ricerche.
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