PISCICOLTURA
«Incubatoio con i giorni contati»
Allarme dei pescatori dell’Alto Verbano alla Regione: «Intervenite»

Il grido ultimo di allarme dei pescatori di Luino si alza forte: «La piscicoltura di Maccagno con Pino e Veddasca sta boccheggiando».
Non ci potrebbe essere termine migliore, visto che si parla di pesci, per descrivere lo stato dell’impianto sul Lago Maggiore che, senza interventi esterni, chiuderà i battenti tra poco.
Bisogna cambiare il refrigeratore per le uova delle trote, come primo urgente provvedimento, va sostituito l’impianto per il prelievo dell’acqua dal fiume Giona, vanno garantiti standard minimi che permettono la sopravvivenza dei pesci presenti nell’impianto e che oggi va avanti per donazioni dei pescatori stessi ormai allo stremo anche finanziario, oltre che di alcuni Comuni.
«La situazione - dicono i pescatori dell’Associazione Alto Verbano - è davvero seria. Abbiamo usato con parsimonia i fondi che avevamo ma in questi tre anni, dove la Provincia di Varese per effetto di un cambio di leggi nazionali e regionali non ha più versato un contributo per mantenere in vita il nostro impianto ma anche quello di Brusimpiano, lo stato delle cose è peggiorato».
La Comunità Montana Valli del Verbano, dopo un aiuto economico stanziato nel nel 2018, «ci aveva chiamati per una serie di progetti finanziabili dall’Ente poi il presidente si è dimesso e l’assemblea dei sindaci non ha deciso più nulla. A oggi abbiamo ricevuto aiuto solo dai Comuni di Maccagno, Cittiglio e da quelli dell’Unione dei Comuni Lombarda Prealpi. Ci spiace constatare - proseguono - come Luino, che è poi il Comune dove c’è più acqua e dove vengono immessi più pesci, non abbia battuto nessun colpo per chiederci in che modo poterci essere di aiuto».
«Abbiamo visto qualcuno solo il giorno in cui abbiamo posato le fascine per il ripopolamento del pesce persico sul Maggiore, evento patrocinato dal Municipio, ma di sostegni concreti nessuno. Questo nonostante il nostro costante impegno per il lago Maggiore che tanto viene decantato dai politici in questi giorni con il bell’affaccio di Palazzo Verbania, quel lago e quelle scene di pesca che si trovano in molti i racconti di Piero Chiara e Vittorio Sereni».
Lo stesso discorso vale per Germignaga. Ci preme anche suggerire - visto il gran parlare di turismo a Luino - di osservare cosa avviene in Trentino attorno “al mondo della trota”, il quale attira centinaia di migliaia di appassionati ogni anno che si recano nei posti curati da persone e associazioni come la nostra che puliscono i fiumi, ripopolano i corsi d’acqua e fanno da sentinelle all’ambiente».
Non le manda a dire il gruppo di pescatori riunitisi sul lago per decidere il da farsi in giorni bui per loro, dove ricordano quanto fanno per la conservazione della biodiversità con trote autoctone, solo di questi territori, oltre che a specie fario e marmorata.
«Ci siamo appellati anche a Regione Lombardia - hanno concluso - al presidente Attilio Fontana che tramite i suoi uffici e tramite il consigliere regionale Giacomo Cosentino hanno provato a capire quali sono le necessità e come si possa agire in fretta e in armonia con le leggi per sostenere questo settore. Li ringraziamo entrambi per il tempo dedicatoci e ci appelliamo ancora a loro per il destino di questo e di molti altri luoghi come il nostro in Lombardia, a cominciare da Brusimpiano».
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