DOPO LE FRANE
Strada chiusa fino a Natale
Tempi lunghi per il ripristino della provinciale tra la Veddasca e la Svizzera

La strada che dall’abitato di Biegno, in Veddasca, conduce in Svizzera, al valico ticinese di Indemini, di solito percorsa da numerosi turisti, rischia di non riaprire prima di Natale dopo i danni dovuti all’alluvione del 29 e 30 agosto.
Questo non certo per mancanza di volontà o di lavoro sul campo, ma proprio in virtù di una serie di interventi che devono essere eseguiti a regola d’arte e che riguardano da vicino l’incolumità delle persone.
Da giovedì 10 settembre, infatti, il comune di Maccagno con Pino e Veddasca ha cominciato il primo lotto di lavori per la messa in sicurezza del versante di Biegno, che ha visto il cedimento del muro di contenimento, di recinzione di una villetta proprio sulla provinciale 5.
Non solo, parte di quel materiale ha interessato anche la sottostante strada e un’altra casa, cosicché da subito si è proceduto a sgombrare entrambe le abitazioni.
Questi lavori che rientrano nelle opere di somma urgenza, come ha spiegato il sindaco Fabio Passera, permetteranno di far tornare a casa almeno una famiglia.
«Su quell’area - ricorda il primo cittadino - è stata emessa dalla Provincia di Varese un’ordinanza di chiusura della Sp5 e noi come Comune abbiamo pubblicato un’ordinanza di sgombero per due abitazioni: una è quella coinvolta nel dissesto a causa della pioggia e che avrete visto nelle impressionanti fotografie circolate, poi vi è una seconda casa posta a valle di quella potenzialmente interessata da un possibile ulteriore crollo della prima per la quale dovrebbe essere redatta la revoca dell’ordinanza.
Da qui il Comune, sempre per l’incolumità pubblica e dopo un’attenta stima dei lavori, ha incaricato un’azienda di provvedere a togliere tutto il materiale pericolante. Lavori che dovrebbero durare circa trenta giorni».
I danni in valle sono diffusi e non interessano solo abitazioni isolate.
Dal municipio fanno sapere, per esempio, che si lavora forte anche a Zenna, nucleo che confina con il Ticino, per potenziare adeguatamente il pozzo piezometrico e garantire un adeguato approvvigionamento idrico di tutto Pino – altro centro abitato un tempo Comune - che a seguito delle frane ha visto gravemente compromesse le sorgenti di Busen. Entro domani, infine, contano di rendere minimamente agibile il cimitero di Cadero, duramente danneggiato dagli eventi alluvionali».
Va ricordato che una prima stima dei lavori di tutto il territorio comunale, dopo le relazioni geologiche effettuate, ha fatto alzare il conto economico a due milioni di euro e la sensazione è che molti piccoli danni, anche in aree interne, debbano ancora entrare nel conto generale.
Il sindaco Passera ha poi istituito sulla pagina del Comune, in una sezione apposita utile per le comunicazioni ai cittadini, l’aggiornamento dei lavori in paese e nelle frazioni.
Si tratta di uno strumento per la comunità che il primo cittadino invita a prendere in considerazione per capire a che punto sono i lavori, se vi sono ostacoli di viabilità o soluzioni a breve ai problemi segnalati.
© Riproduzione Riservata