DECRETO MINISTERIALE
Malpensa, approvato il Masterplan
Ma la Cargo city non potrà espandersi nella brughiera: il governatore Fontana furioso

MALPENSA La Cargo City, se si espanderà, dovrà farlo dentro il sedime aeroportuale, ma il Masterplan di Malpensa è stato finalmente approvato e firmato dal ministero dell’Ambiente e da quello alla Cultura.
IL DECRETO
Dopo vari “acquisito”, “preso atto” e “considerato”, i due ministeri sono arrivati al sodo con il decreto vero e proprio: «È espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del “Masterplan 2035” dell’aeroporto di Milano Malpensa, comprensivo della valutazione d’incidenza e della verifica del Piano preliminare di utilizzo delle terre e rocce da scavo .... Il termine di efficacia del presente provvedimento è fissato al 31 dicembre 2035, decorso il quale, fatta salva la facoltà di proroga, la procedura di valutazione d’impatto ambientale dovrà essere reiterata».
IL NO
Tra le molte condizioni poste, ne spicca una che fa felici gli ambientalisti, laddove si richiama e si fa proprio il parere della commissione per l’impatto ambientale: «La commissione è dunque giunta a un giudizio favorevole di compatibilità ambientale per tutti gli interventi interni al sedime dell’aeroporto escludendo che l’area cargo aereo merci si realizzi ampliando l’aeroporto al di fuori del sedime, occupando un ambito naturale facente parte del Parco della Valle del Ticino».
SEA (POCO) SODDISFATTA
«Il decreto di compatibilità ambientale emesso dal Ministero della Ambiente e della sicurezza Energetica di concerto con il Ministero deIla Cultura - si legge nella nota a commento - rappresenta un passaggio storico per l’aeroporto di Malpensa. Per la prima volta Sea disporrà di uno strumento programmatico che fornisce un quadro certo per il progressivo adeguamento delle infrastrutture dell’attuale sedime, accompagnando la crescita del traffico passeggeri previsto in oltre 40 milioni nel 2035 (erano stati 28,5 milioni nel 2019). Il mancato via libera all’ampliamento a sud del sedime per lo sviluppo delle infrastrutture cargo non consentirà tuttavia all’aeroporto di accogliere tutta la potenziale crescita del traffico merci previsto al 2035». Spiega ancora Sea: «Le alternative di sviluppo, interne all’attuale sedime, indicate dalla Commissione VIA, come scritto nella documentazione pesentata da Enac e Sea, sono state attentamente valutate ed esplicitamente escluse. Le analisi prodotte indicano chiaramente come le alternative ipotizzate, che in ogni caso occuperebbero parte di brughiera, raddoppino i rischi connessi alla Safety Aeronautica. Safety first - sicurezza al primo posto, ndr - è, infatti, il principio fondante di tutte le operazioni e i progetti del settore aeroportuale al quale non si può derogare».
FONTANA FURIOSO
«La decisione della Commissione Tecnica per la Verifica dell'Impatto Ambientale del ministero dell'Ambiente, che di fatto da parere negativo sul Masterplan di Malpensa, è grave nella forma e nel contenuto». Usa termini molto duri, il presidente della Regione Attilio Fontana, per commentare il decreto ministeriale. «Non tiene conto - continua il governatore lombardo - del lungo, certosino lavoro svolto dalla istituzione regionale di concerto e in accordo con i comuni dell'area e le altre istituzioni coinvolte per offrire una soluzione positiva alle esigenze di sviluppo dell'aeroporto, sancita poi nel protocollo d'intesa firmato da tutti i soggetti. Va, quindi, contro i principi di leale collaborazione istituzionale e vanifica il lavoro svolto dagli enti territoriali. È grave poi perché impedisce di fatto lo sviluppo delle attività aereoportuali, in particolare la Cargo City prevista da Sea, che non potrà espandersi al di fuori dell'attuale sedime. Viene cosi inferto l'ennesimo, grave colpo al sistema economico legato al comparto aereo della Lombardia e del nord Italia e impedite condizioni competitive equilibrate necessarie allo sviluppo di Malpensa e del suo territorio. Sorprende che una decisione di tale gravità arrivi in un momento in cui lo stesso governo nazionale è impegnato a coniugare sviluppo economico e crescita sostenibile, lo stesso sforzo che è stato compiuto dalle istituzioni lombarde che hanno siglato il protocollo d'intesa sul Masterplan di Malpensa».
LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE IN FESTA
«Un parere che aspettavamo da tempo - affermano le associazioni ambientaliste - La Cargo city potrà espandersi solo nel sedime interno all’aeroporto. La battaglia per salvare l’ultimo lembo della brughiera più merdidionale d’Europa è stata vinta e ripaga degli sforzi fatti».
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