LOTTA ALLA DROGA
Malpensa, olandese arrestato con 36 chili di khat
Sessantunenne di Rotterdam trasportava la droga nel bagaglio a mano

Non ha un lieto fine la storia dell’olandese atterrato a Malpensa giovedì 11 agosto: il sessantunenne di Rotterdam è stato fermato con 36 chili di khat nel bagaglio a mano ed è stato arrestato dalla guardia di finanza. Ieri, sabato 13 agosto, difeso dall’avvocato Andrea Toscani, è stato interrogato dal gip Tiziana Landoni davanti alla quale ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Nel pomeriggio la decisione del giudice: l’uomo resterà in carcere.
PROVENIENTE DALL’UGANDA
La sostanza che portava con sé dall’Uganda e che sarebbe stata destinata al consumo nei Paesi Bassi è una pianta dell'Africa orientale molto diffusa nella penisola Arabica. Le foglie hanno un’azione stimolante ed euforizzante - infatti l’arbusto è stato ribattezzato amfetamina dei poveri - e per questo in Italia è compresa nella tabella degli stupefacenti. Il sessantunenne - pensionato e padre di famiglia - nella valigia aveva soprattutto foglie essiccate, tranne 900 grammi di khat masticabile. Sceso dal volo, in transito verso l’Olanda, i finanzieri hanno proceduto al controllo chiedendo se avesse merce particolare da dichiarare. Nonostante la risposta negativa i militari - coordinati dal pubblico ministero Ciro Caramore - hanno voluto verificare cosa ci fosse tra t-shirt e jeans e in effetti lo scrupolo ha dato risultati. La pianta è considerata illegale in quindici Stati dell’Unione europea e in Norvegia. I Paesi Bassi e il Regno Unito (almeno fino a poco tempo fa) sono più permissivi in termini di importazione, commercio e utilizzo sotto forma di prodotto vegetale.
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