L’ANALISI
Malpensa Express a Cadorna? Idiozia
Il numero uno di Sea: «Il terminale milanese dev’essere Centrale. Oggi se si perde il treno, addio aereo»

Non serve l’alta velocità. Per rendere l’aeroporto di Malpensa perfettamente collegato con la rete infrastrutturale d’Italia non manca niente più che il collegamento ferroviario T2-Gallarate e il potenziamento dei binari sulla Gallarate-Rho, oggi congestionati dal traffico pendolare. «In questo modo risolviamo il problema per sempre», ha detto il presidente di Sea, Pietro Modiano, ospite a Gallarate della Commissione speciale Malpensa.
Così facendo si riuscirà infatti a collegare in modo più rapido di quanto avvenga ora l’aeroporto a Milano e Milano al resto d’Italia.
Utile il tal senso, però, secondo Modiano è far arrivare il Malpensa Express in un’unica stazione del capoluogo lombardo. Dal T2 infatti oggi partono treni diretti a Milanoluogo lombardo ogni 15 minuti.
Da Milano invece, con Centrale e Cadorna, ci sono due punti di partenza, con la conseguenza che in ciascuna stazione la frequenza dei collegamenti con lo scalo è di un treno ogni mezz’ora.
Modiano lo aveva già detto due anni fa a margine della inaugurazione della base di Dhl express al Terminal 2, ma siccome le sue parole sono cadute nel vuoto, lo ha ribadito l’altra sera a Gallarate.
«Far arrivare il Malpensa express a Cadorna è un’idiozia - ha attaccato -. Lì non c’è niente, se non la fermata della metropolitana. Centrale deve diventare l’unico punto d’arrivo, in modo tale da garantire al passeggero una navetta ogni quarto d’ora. Oggi se si perde il treno a Milano, si rischia di perdere anche l’aereo a Malpensa perché si deve attendere almeno mezz’ora. Non ha senso».
Non ha senso, secondo il numero uno degli aeroporti, nemmeno portare la Tav in brughiera.
«Basta con questa storia dell’alta velocità a Malpensa, quando la sento mi irrito».
Il suo pensiero è pragmatico e si basa sulla logica. Considerato il fatto che sarebbe un’assurdità fare di Malpensa una stazione capolinea (che utilità avrebbe convogliare in brughiera tutti i Frecciarossa se la stragrande maggioranza dei passeggeri scende a Milano?), l’unica alternativa sarebbe fare di Malpensa una stazione di transito.
In questo caso la sola soluzione sarebbe far passare dalla brughiera i treni ad alta velocità tra Milano e Torino, ma sarebbe demenziale. Perché il tragitto fra il Duomo e la Mole sarebbe più lungo, con un notevole dispendio economico e di tempo. In altre parole, si verrebbe a vanificare il senso stesso dell’alta velocità.
Dunque, secondo Modiano, la Tav a Malpensa non serve. Così come non serve replicare il periodo compreso fra il 13 settembre del 2010 e la primavera del 2012, quando quattro servizi giornalieri del Frecciarossa permettevano di raggiungere l’aeroporto da Roma Termini in 4 ore e 24 minuti senza essere costretti a cambiare convoglio a Milano Centrale.
Il treno ad alta velocità arrivava a Milano superando i 300 chilometri orari e poi continuava la sua corsa a velocità ridotta sui binari normali fino al T1. Il servizio venne soppresso semplicemente perché mancava la domanda.
Quattro corse al giorno, ha spiegato in commissione il presidente di Sea, erano troppo poche per garantire ai viaggiatori in partenza da Malpensa di arrivare a un orario consono per poter salire sul proprio aereo. In altre parole, che senso aveva prendere l’alta velocità (per risparmiare tempo) se poi si era costretti ad attendere in aeroporto 5 o 6 ore per poter decollare? Nessuno. E infatti il Frecciarosa a Malpensa non soltanto non c’è più da cinque anni, ma non tornerà nemmeno più. Perché al solo pensiero, Modiano si irrita.
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