IN AULA
Hostess palpeggiata, tensioni al processo
Il giudice redarguisce testimoni e avvocati. Alla sbarra ex sindacalista: «Sono innocente»

«Sono vittima di vendette e trame di natura sindacale. Non ho mai messo le mani addosso a nessuno». Lo ha dichiarato R. M., ex sindacalista della Fit Cisl a livello nazionale ed ex assistente di volo, a processo con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una hostess. Un’udienza tesa quella di oggi, mercoledì 17 novembre, davanti al collegio presieduto dal giudice Nicoletta Guerrero, che ha dovuto più volte richiamare una delle hostess chiamata a testimoniare, avvertendola di evitare considerazioni e commenti, e soprattutto che ha dovuto richiamare anche un avvocato che nulla c’entrava con il processo.
Il sospetto è che la professionista (che ha accompagnato alcune delle testimoni) comunicasse all’esterno e quindi ai testi stessi il contenuto delle deposizioni. All’avvocato è stato intimato di non utilizzare il cellulare e alle hostess di restare in aula fino al termine dell’udienza per evitare inquinamenti delle versioni.
L’imputato si è sottoposto alle domande sia del pubblico ministero Stefania Brusa, sia a quelle della parte civile, dichiarandosi innocente.
Il fatto contestato risalirebbe al 12 marzo 2018 e si tratterebbe di un palpeggiamento di una hostess che a lui si era rivolta perché vittima di mobbing da parte della compagnia aerea. L’avvocato difensore Roberto Donetti ha prodotto messaggi, documenti e atti a sostegno di quanto da sempre affermato: «Non c’è nulla di vero, il mio assistito è innocente e cristallino». L’udienza è proseguita nel pomeriggio.
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