VIOLENZA SESSUALE
Palpeggiò hostess, sindacalista a processo
Lo steward si difende: «Un’invenzione»

Possibile che un sindacalista sia così avventato da molestare una iscritta che a lui si rivolge per fare causa all’azienda? Lo deciderà il collegio presieduto dal giudice Nicoletta Guerrero - Giulia Pulcina e Veronica Giacoia a latere - al termine del processo iniziato ieri mattina. In aula uno steward di Alitalia rappresentante della Cisl accusato di violenza sessuale nei confronti di una hostess. Assistito dall’avvocato Roberto Donetti, l’assistente di volo ha scelto il dibattimento per dimostrare l’insussistenza delle contestazioni, inventate di sana pianta, afferma anche il legale.
La vicenda, almeno per come la denunciò la presunta vittima, risale al 12 marzo 2018. La donna all’epoca era alla seconda maternità e - sosteneva lei - i vertici societari, infastiditi dai permessi a cui aveva diritto, le stavano creando ostacoli e difficoltà. Per esempio le sarebbe stato negato l’esonero dal servizio notturno. Per questo decise di rivolgersi al sindacalista suggerito da una collega: la hostess abbandonò il sindacato autonomo Usb e passò alla Fit Cisl. Lo steward le diede appuntamento per quel giorno nella sede di Malpensa, restando incerto sull’orario in virtù di una riunione a cui avrebbe dovuto partecipare. Arrivate le 18 i delegati chiusero l’ ufficio e la donna attese l’imputato in auto. Sbrigato l’impegno precedente la raggiunse e la fece accomodare nei locali Cisl, di cui aveva le chiavi. Erano soli. La donna iniziò a raccontare la sua storia di mobbing quando all’improvviso il sindacalista le avrebbe messo le mani sulle spalle dicendole «sei troppo tesa» e massaggiandole il collo. Da lì alle natiche il passaggio anatomico sarebbe stato fulmineo, nemmeno il tempo di opporsi al contatto fisico che già di per sé sarebbe stato inopportuno. La hostess si rivolse ai carabinieri e il pubblico ministero Rossella Incardona aprì un fascicolo che si nutrì di altre testimonianze, dipendenti di compagnie aeree che avrebbero subito le stesse avances. Due settimane prima della sua esperienza, una segnalazione sarebbe arrivata da un’assistente di volo norvegese attiva sul fronte sindacale. Durante una pausa di una riunione della Etf - l’organismo europeo che tutela i lavoratori del trasporto aereo - l’imputato avrebbe cercato di entrare con lei in un bagno. Ora la parola va al tribunale.
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