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Carta d’identità allo scalo: «C’è l’ufficio anagrafe al T1»
Dopo la disavventura del passeggero in partenza per Parigi, interviene il sindaco di Ferno: in sei mesi rilasciati oltre 500 documenti d’urgenza

Il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi prende posizione sulla vicenda della carta di identità.
Nei giorni scorsi infatti si era parlato della disavventura di un passeggero marnatese che ha perso l’aereo in direzione di Parigi a causa dello smarrimento della carta d’identità, ed è dovuto tornare nel suo paese per il rilascio.
Situazione che ha creato rabbia e polemiche ma il primo cittadino fernese le stoppa con fermezza: lo sportello anagrafe del comune di Ferno è stato inaugurato a maggio 2008 al piano arrivi dell’aeroporto e spostato, da marzo 2017, al piano partenze del T1 in collaborazione con la società di gestione Sea, adiacente all’ufficio denunce della polizia di Stato.
Struttura operativa dal lunedì al venerdì in aeroporto.
Sottolinea Gesualdi: «Si tratta di un ufficio che fornisce un servizio puntuale ed efficace a tutti i passeggeri che si trovino a qualsiasi titolo sprovvisti della carta di identità ed il rilascio avviene previo nulla osta del comune di residenza del passeggero richiesto dal funzionario in aeroporto».
Questo d’altronde è periodo di grande afflusso di turisti a Malpensa verso le mete turistiche più ambite a livello nazionale ed internazionale e questo sportello, se utilizzato, «non lascia i turisti mai da soli e nemmeno a terra. Questo vale anche per i viaggiatori d’affari». Ed i numeri dello sportello anagrafe in aeroporto attestano come, da gennaio a giugno 2018, sono state rilasciate 528 carte di identità delle quali ben 96 rilasciate oltre l’orario di apertura degli uffici in condizioni di particolare emergenza.
Ma c’è un’altra novità importante a partire dal prossimo 6 settembre con il comune di Ferno che, insieme a Milano, Firenze e Torino, entrerà a fare parte dell’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente (Anpr), che consente di accedere a tutte le anagrafi dei comuni italiani qualora gli uffici fossero chiusi. Dunque Anpr potrà essere svolta anche in aeroporto e potranno essere richiesti, oltre alla carta di identità, anche i certificati di residenza, la cittadinanza e lo stato di famiglia, nell’ottica di un servizio che riguarderà non solo i passeggeri ma anche tutto l’ampio universo dei dipendenti aeroportuali.
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