IN TRIBUNALE
Maltrattamenti in famiglia, archiviazione per Manfrinati
Accolta la richiesta della Procura di Busto Arsizio. La decisione nel pomeriggio di oggi

Il giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio ha archiviato il procedimento a carico di Marco Manfrinati per presunti maltrattamenti in famiglia. Accolta la richiesta della procura bustese. Manfrinati, 40 anni, si trova in carcere per l’omicidio del suocero e del tentato omicidio della ex moglie Lavinia Limido avvenuti il 6 maggio scorso a Varese.
LA DENUNCIA PER MALTRATTAMENTI
I fatti contenuti nella denuncia risalivano al periodo tra il 2020 e il 2022. A settembre del 2022 il pubblico ministero Flavia Salvatore chiese e ottenne dal gip Stefano Colombo il divieto di avvicinamento dell’indagato sia alla moglie che al loro bambino. Nove giorni più tardi il gip Landoni modificò parzialmente l’ordinanza, autorizzando Manfrinati a incontrare il figlio due volte alla settimana con i nonni paterni, e a videochiamarlo. I dissidi non fecero che aumentare, Lavinia a novembre lasciò Busto Arsizio e si trasferì a Varese con il piccolo (da qui l’accusa di sottrazione di minore ancora pendente in camera di consiglio), la guerra tra ex coniugi si spostò sotto la giurisdizione della procura varesina, intanto quella bustese ritenne inattendibile la trentasettenne e il procuratore capo Carlo Nocerino chiese l’archiviazione.
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