NUOTO
Martinenghi, 100 rana d’argento
L’azzurro battuto dal cinese Qin nella finale dei campionati mondiali

È uno straordinario argento quello vinto da Nicolò Martinenghi nei 100 rana ai Mondiali di Fukuoka. L’azzatese non riesce a difendere il suo titolo, vinto un anno fa a Budapest, ma si conferma ai vertici della specialità con una gara di enorme solidità e consistenza lungo tutto l’arco delle due vasche, oltre che condita da un arrivo incredibile. Il favorito cinese Qin parte fortissimo, come da programma, Tete “confinato” in corsia 1 però non molla e vira in terza posizione (27”27 a 31 centesimi dall’asiatico) rimanendo sempre a contatto con la parte alta della vasca, quindi negli ultimi metri aziona un vero e proprio show per risalire e resistere ai tentativi di rientro avversari. Vince Qin in 57”69, al terzo record asiatico consecutivo in due giorni, e alle sue spalle arrivano in tre esattamente con lo stesso tempo: Tete c’è, assieme a Kamminga e Fink in 58”72. Il crono è distante da quanto fatto un anno fa a Budapest per vincere (58”26) ma l’azzatese per l’ennesima volta dimostra di avere le stimmate del campione assoluto.
«UN ARGENTO CHE VALE ORO»
«Incredibile, sapevo che sarebbe stata una gara sul filo del rasoio. Il tempo non è per niente buono, ma porto a casa questo argento come fosse un oro». Nicolò Martinenghi esulta per la medaglia arrivata nei 100 rana. «Sono al settimo cielo, ho cercato di vendere cara la pelle - dice, ai microfoni di Raisport l’azzurro che si presentava da campione in carica - Qin,il cinese che ha vinto l’oro, è stato fortisisimo, sarà lui da battere anche il prossimo anno. Ora sto per svenire devo andare a sdraiarmi a terra».
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