PUGILATO
Master Boxe, un gioiello a Busto
Ecco in anteprima la nuova spettacolare sede del team negli spazi ristrutturati della Colonia Elioterapica. La palestra più grande del Nord Italia: sabato il vernissage

Il sacco che ha “incassato” i pugni di Duilio Loi. I guantoni autografati da Nino Benvenuti. Le foto d’epoca di Bruno Bisterzo. La “statua” a grandezza naturale di Mike Tyson. E tanti altri cimeli.
Il parquet e le pareti profumano di nuovo, ma nella spettacolare palestra della Master Boxe si respira la storia. La storia della noble art, ovviamente. Perché, nell’area della decadente Colonia Elioterapica di Busto Arsizio, in via Ferrini, la megastruttura rimessa internamente a nuovo dall’instancabile clan guidato dal tecnico Eligio Calandrino sta per diventare la più grande palestra pugilistica del Nord Italia.
Mancano gli ultimissimi ritocchi ma tutto è ormai pronto per il vernissage. Sabato 16, l’atteso taglio del nastro cui non mancherano il sindaco Gigi Fariolie il suo vice Giampiero Reguzzoni, con l’assessore Paola Reguzzoni. Non senza la festosa presenza di un gruppetto di pin-upin stile anni Cinquanta.
Ci sono voluti appena quattro mesi per cambiare il volto di un pezzo di storia di Busto Arsizio: oltre trecento metri quadrati che ora, appena si varca l’ingresso, lasciano senza fiato. Stile rétro (foto e oggetti d’epoca, squarci alle pareti per lasciar emergere il passato attraverso i mattoni) ma attrezzature modernissime, il nuovo spazio della Master Boxe - che ha traslocato da Cassano Magnago - sarà pronto da lunedì ad accogliere vecchi e nuovi appassionati. Tutti i giorni, dalle 10 alle 20.30 (il martedì e il giovedì orario prolungato per gli amatori sino alle 22.30). Con un obiettivo preciso: far innamorare del pugilato un numero sempre crescente di giovani. Seguendo l’esempio dei miti del passato, ma pure provando ad emulare quel gruppo di ragazzi che - sotto la guida di Eligio Calandrino ed anche di Francesco Di Cosimo - hanno recentemente arricchito di titoli importanti la bacheca della Master Boxe: da Gabriele Gangi ad Antonio Ferrigno, da Samuele Grilli a Mirko Leone.
Quel che ora è realtà, per il Comune di Busto Arsizio, è la conferma di una scelta politica azzeccata: perché il palestrone del pugilato sarà presto un importante centro di aggregazione sociale che poi, in estate, ospiterà pure diverse manifestazioni all’aperto.
La giunta del sindaco Farioli ha affidato la struttura che stava cadendo a pezzi per dodici anni complessivi (6+6), la società del presidente Livio Grandis e della vicepresidente Simona Arbeia ha risposto subito con un restyling poderoso. Un investimento significativo, di diverse decine di migliaia di euro, con il completo rifacimento della zona degli spogliatoi e la messa a norma degli impianti. Tutto sotto le direttive dell’architetto Stefano Bertoglio, con l’impegno delle imprese Sartore, Lunardon, Wall Decor e Marchini e, soprattutto, con il contributo volontario dei pugili, dei loro genitori e dei tanti amici del sodalizio che da tempo è un punto di riferimento per il pugilato lombardo.
Insomma, l’ennesimo esempio virtuoso di quanto Busto Arsizio abbia scommesso sullo sport traendone straordinari vantaggi.
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