AEROPORTO
Maxi sequestro di bionde e melassa
A Malpensa la Finanza e l’Agenzia delle dogane hanno intercettato più di 2500 stecche di sigarette e 160 chili di prodotto
Nuova operazione delle Fiamme Gialle all’aeroporto di Malpensa: nel mirino della Finanza questa volta sono finite le sigarette ma anche un’ingente quantità di melassa. Si amplia dunque sempre di più la varietà di merci che cercano di essere introdotte illegalmente nel nostro Paese e, di conseguenza, cresce anche l’attenzione da parte delle forze dell’ordine nei luoghi di transito per eccellenza, come gli aeroporti, per mettere freno a questo tipo di reato.
INGENTI QUANTITÀ
I flussi dei traffici illeciti di merce per via aerea sono costantemente monitorati dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Varese e dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, che tuttavia nelle ultime settimane hanno intensificato la loro attività di controllo.
Risultato: l’azione messa in campo dal Gruppo Malpensa e dall’Ufficio Viaggiatori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di un totale di 2.594 stecche di sigarette e di oltre 160 chili di melassa. Sono 9 le persone denunciate a piede libero con l’accusa di aver introdotto sul territorio nazionale tabacco lavorato di contrabbando e 254 le contestazioni amministrative elevate. Se le sigarette sono uno dei prodotti storicamente al centro dei traffici di contrabbando, la melassa è invece tornata di moda per essere usata nella produzione di alcolici in maniera illegale, vale a dire sfuggendo alle accise sull’alcol. È infatti un prodotto che costa molto poco ma che fermenta molto facilmente e quindi può garantire una distillazione di alcol etilico (ma anche rum) a bassissimo costo. Inoltre, a differenza di altri prodotti, non necessita di particolari cautele nel trasporto.
LE ROTTE DELL’ILLEGALITÀ
L’attenzione delle forze dell’ordine scatta, dunque, nel momento in cui viene importata in grandi quantità perché presumibilmente destinata alla produzione di alcol senza pagare le tasse dovute allo Stato. Sia per quanto riguarda la melassa, sia per le sigarette, le rotte del contrabbando si confermano essere quelle che arrivano dal Nord Africa e dall’Est asiatico: i passeggeri che vengono assoldati come corrieri arrivano dunque negli scali più importanti d’Europa, come Malpensa, per poi distribuire la merce contrabbandata sul territorio.
Le attività poste in essere rientrano nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti ed evidenziano il costante impegno della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli per la salvaguardia della legalità e la tutela degli interessi economici dello Stato, soprattutto in luoghi ritenuti sensibili e che proprio per questo sono costantemente sotto l’occhio delle forze dell’ordine. Come appunto uno scalo importante quale è Malpensa.
© Riproduzione Riservata


