IL RESTAURO
Miasino, lavori in corso al castello sottratto alla mafia
L’immobile era stato confiscato nel 2015. Verrà ristrutturato. La chiusura del cantiere entro il 2024

Stanno per partire i lavori di restauro del castello di Miasino, il bene sottratto alla mafia nel 2015 che era di proprietà dei fratelli Graviano che lo usavano come location per matrimoni e ristorante.
LAVORI IN CORSO
Lo comunica il consigliere regionale piemontese Domenico Rossi del PD: «I lavori in corso per la ristrutturazione del Castello di Miasino sono il passaggio chiave che aspettavamo da tempo per la restituzione alla collettività e il riutilizzo sociale del bene. Ho chiesto un incontro per fare il punto della situazione e valutare con gli uffici i prossimi passi. Il tutto considerato che la consegna del Castello alla Regione Piemonte da parte dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC) risale al febbraio 2016. Occorre velocizzare l’iter. La buona notizia è che i lavori di ristrutturazione sono cominciati e che gli uffici valutano la chiusura del cantiere entro il 2024. Nel frattempo, però, ho sollecitato gli uffici affinché venga pubblicato l’avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse per la concessione in uso del Castello».
IL BANDO
Il consigliere Dem, che si era occupato come assessore della questione nella scorsa legislatura, aggiunge: «La manifestazione di interesse potrebbe essere pubblicata già dopo l’estate con l’obiettivo di raccogliere idee sulla base delle quali poi pubblicare il bando per l’assegnazione definitiva del bene e rimetterlo a disposizione della comunità per generare economia pulita, cultura e bellezza, contestualmente alla fine dei lavori di riqualificazione” Il compendio immobiliare, denominato Villa Solaroli o Villa Bretta, ma noto come Castello di Miasino, sorge al centro di un ampio parco sulla sommità della collina fra i comuni di Ameno e Miasino in provincia di Novara, in posizione panoramica sul Lago d'Orta e l'Isola di San Giulio.
LA STORIA
Questa lussuosa residenza di campagna sulle pendici del Mottarone fu fatta costruire dai marchesi Solaroli di Briona tra il 1867 e il 1889. Il tutto proviene dalla confisca alla criminalità organizzata ai sensi della Legge n. 575/1965. ed è stato trasferito in proprietà dallo Stato alla Regione Piemonte nel dicembre 2015. I fratelli Graviano, ex proprietari, erano attivi sul lago d’Orta, a partire dal 1991.Insieme al fratello Filippo e alle rispettive fidanzate, Giuseppe Graviano venne arrestato dai carabinieri a Milano. I due fratelli sono ora in carcere al 41 bis.
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