AUTOMOTIVE E CARBURANTI
Mobilità sostenibile, a Draghi il “manifesto” lombardo
Presentato in Regione il documento per migliorare il settore
La via soft alla transizione ecologica dell’auto “Made in Lombardia”? È scritta nero su bianco nel manifesto per «una mobilità sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale», da perseguire «con una giusta e razionale transizione, nell’ottica della neutralità tecnologica», presentato quest’oggi, martedì 29 marzo, a Palazzo Lombardia dalla filiera dell’automotive e dei carburanti.
Dietro l’iniziativa di un settore, in Lombardia secondo in Italia e quinto in Europa, che conta più di un migliaio di aziende e 50mila occupati, un fatturato annuo di 20 miliardi di euro e un alto tasso di esportazione e innovazione, si punta «al mantenimento della competitività della filiera a livello globale, rafforzandone l’identità regionale ed un’azione efficace verso una maggiore sostenibilità del sistema».
Il manifesto, che sarà presentato a breve al Governo Draghi, è l’esito del tavolo di lavoro che ha riunito a Milano presso l’assessorato regionale allo Sviluppo economico capitanato dall’assessore Guido Guidesi i rappresentati di Cluster lombardo Mobilità; Cluster aerospazio Lombardia; Anfia; Confindustria Energia; Eni; Unem, Assopetroli; Federchimica-Assogasliquidi; Federmetano; e di Assogasmetano.
I messaggi lanciati dalla Lombardia? Primo, adesione “convinta” agli obiettivi di miglioramento climatico, purché condivisi e in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, evitando «azioni non necessarie potenzialmente pericolose», per la tenuta economica e sociale del sistema nazionale. Secondo, rimodulazione del pacchetto climatico della Commissione Europea, nei contenuti e nelle tempistiche, con la definizione di un quadro normativo stabile e una strategia di decarbonizzazione aperta al mantenimento dei motori esistenti, come gli Euro 7, e alla valorizzazione delle nuove soluzioni.
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