L’ITINERARIO
Monte Generoso: in vetta stando in carrozza
La meravigliosa montagna del Mendrisiotto. Sulla cima partono diverse possibilità di escursioni per tutte le gambe

Un viaggio tra le Prealpi, comodamente seduti e con uno sguardo tra passato e futuro. Questa estate, chi volesse vivere un po’ di montagna senza andare troppo lontani, oppure evitando di scarpinare per ore, può scegliere una meta vicino al Varesotto e dal grande fascino: il Monte Generoso, nel Mendrisiotto. Un nome che racconta perfettamente le emozioni che si provano a salirci. Perché risalendolo da ogni versante, si può ammirare una generosità di ricchezze naturali oppure derivanti dalla visione e dalla creatività degli uomini che hanno pochi eguali. Sicuramente il simbolo che caratterizza in maniera più emblematica il comprensorio montuoso più alto del Sottoceneri, è la ferrovia a cremagliera. La partenza dei trenini arancio e blu avviene dalla stazione di Capolago, comodamente raggiungibile anche in treno dalla provincia di Varese.
Durante la prima parte del viaggio, la locomotiva si inerpica su un versante dove i binari sono praticamente in verticale sulla vallata tra Riva San Vitale e Chiasso. In primo piano appaiono i vigneti, mentre risalendo con lo sguardo si arriva al Monte San Giorgio, col villaggio di Meride ai suoi piedi. Dalle ampie finestre del treno, i varesini possono anche giocare cercando di capire dove si trova il proprio paese, poiché la vista spazia lontano, così come le emozioni regalate dalla corsa lenta sui binari. Riflettendoci un po’, sembra quasi un miracolo che il 4 giugno 1890, su spinta del pioniere Carlo Pasta fu inaugurata la Ferrovia Monte Generoso, inizialmente percorsa esclusivamente da un treno a vapore e, dal 1941 di proprietà della Migros.
Durante la Seconda guerra mondiale, l’attrazione turistica di un tempo sembrava essere giunta alla fine perché si voleva smontare la ferrovia per vendere i binari come rottami di ferro. Ma il fondatore di Migros, Gottlieb Duttweiler, contro il parere della direzione di Zurigo, decise di comprare e salvare la ferrovia.
La seconda parte del viaggio, dopo la fermata di San Nicolao, entra nel bosco, dove spicca quello di faggi situato attorno al Bellavista, un grotto con un menu a chilometro zero di cucina regionale semplice e curato. Da qui partono anche degli itinerari per la mountain bike e il trekking, per poi fermarsi, con aree picnic esterne e altri spazi adatti alle famiglie.
Quando il trenino riparte, ormai manca poco all’arrivo: gli alberi si diradano e inizia a spuntare la vetta. Sulla destra si apre il versante più dolce del Monte Generoso: immense praterie portano lo sguardo verso la Valle di Muggio, fino al Monte San Primo e alle Grigne. Mentre a sinistra, ogni tanto, si aprono degli scorci panoramici sul Lago Ceresio, il Luganese, fino al Monte Rosa. Dopo 40 minuti dalla partenza di Capolago, ecco l’arrivo al Fiore di Pietra, la struttura con un ristorante, un self-service, terrazza panoramica e tanto altro, inaugurata nel 2017 e progettata dall’architetto Mario Botta. Anche arrivando in cima col trenino ci sono varie possibilità di escursioni. Eccone alcune. A parte l’ultimo, tutti i percorsi proposti sono di grado E, vale a dire Escursionistico.
FACILISSIMI – Raggiungere la vetta del Monte Generoso su un comodo sentiero che arriva ai 1.704 metri della cima in 20 minuti e 100 metri di dislivello.
FACILE – Salire e/o scendere a piedi da Bellavista e salire o rientrare a Capolago col treno (un’ora per percorrere 400 metri di dislivello in discesa).
MEDIO – Prendere il sentiero basso fino a Orimento e, volendo, passare dalla Grotta dell’Orso, dove sono organizzate anche delle visite guidate. Una volta giunti alla mulattiera che arriva da Orimento, raggiungere il piccolo borgo situato a 15 minuti, oppure prendere il sentiero alto che torna al Generoso. 500 metri di dislivello per circa 3 ore di viaggio.
ADRENALINICO – Percorrere la via ferrata Angelino, situata sugli speroni di roccia nei pressi della vetta. Secondo il Club alpino svizzero la ferrata è classificata come K3. Breve (30 minuti), è attrezzata con cavi, catene e alcune scale, a tratti è decisamente aerea e la prima scala strapiomba leggermente.
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