LA TRAGEDIA
Morta la donna inghiottita dal lago
Non ce l'ha fatta la 39enne soccorsa a Mergozzo

I medici dell’ospedale Maggiore di Novara hanno constatato oggi, giovedì 20 giugno, il decesso della trentanovenne inghiottita dalle acque del lago di Mergozzo mercoledì pomeriggio.
La disgrazia si è consumata poco prima delle 14. La donna, Svitlana Lysak, 39 anni, cittadina ucraina, residente a Gravellona Toce, stava nuotando davanti alla spiaggia dei Quattro Pilastri dove era arrivata assieme al compagno. Dopo qualche bracciata, però, l’uomo l’ha vista sparire sotto la superficie dell’acqua senza più riemergere. Ha dato subito l’allarme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del comando provinciale e, in elicottero, il nucleo sommozzatori.
Sono stati proprio i sub a individuare il corpo a circa 19 metri di profondità e a riportarlo a riva. Aveva ormai passato una ventina di minuti senza ossigeno, ma i sanitari del 118, giunti sul posto con l’ambulanza medicalizzata, hanno cercato a lungo di rianimarla, anche se le sue condizioni erano disperate. La donna è stata dichiarata morta dopo il ricovero all’ospedale novarese. Sul posto erano intervenute anche pattuglie della polizia di Stato e della municipale di Mergozzo per regolare la viabilità e consentire ai mezzi di soccorso di intervenire.
Probabilmente a causare la tragedia è stato un malore. La trentanovenne infatti sapeva nuotare bene. Tante le persone sulla spiaggia (molto frequentata e che offre anche strutture sportive e noleggio canoe) che hanno assistito alle ricerche nella speranza che ci potesse essere un lieto fine, che però purtroppo non si è verificato.
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