VARESE IN LUTTO
«Una vita in difesa dell’ambiente»
Il cordoglio del sindaco per la morte di Alberto Minazzi, il “papà” di Legambiente. Il ricordo di Cordì

Legambiente in lutto: è morto Alberto Minazzi. Nella notte tra ieri, sabato 15 e oggi domenica 16 aprile, il “papà” di Legambiente Varese si è spento dopo aver lottato contro un brutto male.
A dare la notizia la figlia Valentina, colonna del Cigno verde, e la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto. Quest’ultima in un posto si Facebook lo ricorda: «Alberto è stato un padre per tanti di noi. Il mio, nostro brontolone instancabile. Attento come nessuno a mandare avanti le nuove leve Legambientine. Gli dobbiamo tanto». La numero uno regionale rammenta l’opera di Alberto Minazzi: «Era stato direttore della nostra associazione, poi dedicato al territorio di Varese, sua grande passione assieme alla sua città, Varese. Amante senza condizioni della bicicletta, passione che condivideva con Rossana, sua moglie mancata un anno fa, e Valentina».
In molti si sono già stretti attorno al mondo di Legambiente che piange la morte di Minazzi. Conclude Meggetto: «Adesso non possiamo che ricordarlo con il sorriso che ci ha sempre strappato, sostenendo Valentina nel suo nuovo cammino e portando avanti con ancora più forza la nostra Legambiente».
IL CORDOGLIO DEL SINDACO
Il sindaco di Varese, Davide Galimberti: «Ci ha lasciati uno dei più grandi punti di riferimento del mondo ambientalista della nostra città e di tutto il territorio, uno spirito critico e libero che ha dedicato la sua vita a un tenace impegno a difesa dell’ambiente e di stili di vita sostenibili, lasciando un insegnamento indelebile. A nome della città esprimo le condoglianze alla figlia Valentina e ai famigliari. Ciao Alberto».
IL RICORDO DI CORDÌ
Rocco Cordì, presidente di Anpi Varese: «Poco fa ho ricevuto la triste notizia della morte di Alberto Minazzi. Un amico carissimo, un ambientalista convinto e instancabile. Il confronto tra noi non è mai venuto meno anche quando le opinioni apparivano divergenti. Per anni ci siamo frequentati assiduamente nei locali di Piazza De Salvo, dove Legambiente e Ciclocitta avevano installato il loro quartier generale. Qui era nata l'idea di recuperare i Mulini di Gurone nell'ambito di un progetto molto più ambizioso: valorizzare le risorse umane e ambientali, ridare una nuova identità territoriale a quell'area vasta assegnandogli nuove funzioni ambientali e sociali.
Ora che il male se l'è portato via come, poco più di un anno, fa era successo a Rossana la compagna della sua vita, a noi non resta che il ricordo della bella amicizia, dell'impegno e delle battaglie comuni». Così ha scritto Cordì su Facebook.
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