LA TRAGEDIA
Bimbo morto a Omegna, indaga la Procura di Verbania
Era ricoverato da tre giorni a Torino dopo essere caduto nella piscina di un b&b. Le sue condizioni di salute si sono aggravate nel pomeriggio di martedì

Non ce l’ha fatta Felix, il bambino di tre anni di origine moldava che, nel pomeriggio di sabato 23 agosto, era caduto nella piscina di un bed&breakfast di Omegna. I genitori hanno dato il consenso alla donazione degli organi.
RICOVERATO A TORINO
L’aveva estratto dall’acqua il padre, e poi il piccolo era stato trasportato dall’elisoccorso del 118 all’ospedale infantile “Regina Margherita” di Torino. Le prime notizie provenienti dal capoluogo piemontese avevano indotto a un moderato ottimismo, ma poi nel pomeriggio di martedì la situazione è precipitata.
LA CADUTA IN PISCINA
Abitava con i genitori a Omegna. Sabato pomeriggio la famiglia si trovava in un b&b insieme ad alcuni parenti provenienti dalla Moldavia in vacanza sul lago d’Orta. A un certo punto i bambini si sono allontanati dal tavolo degli adulti per andare a giocare. Quando, qualche minuto più tardi, erano tornati indietro, uno di loro mancava. Era finito sul fondo della vasca. Era stato subito rianimato, ma purtroppo dopo tre giorni di agonia il suo cuore ha cessato di battere.
LE INDAGINI DELLA PROCURA
La procura di Verbania ha aperto un fascicolo d’indagine. Il pubblico ministero Laura Carrera ha disposto l’autopsia medico legale, che sarebbe già in corso. Verrà inoltre nominato un consulente tecnico, incaricato di approfondire gli aspetti relativi ai requisiti tecnici della piscina. La piscina, stando alle prime risultanze, non era presidiata da un bagnino. Tale figura, date le dimensioni ridotte della vasca, che dalle prime informazioni raccolte sarebbe inferiore a cento metri quadri, non sarebbe comunque risultata obbligatoria. Su questi aspetti si stanno concentrando i carabinieri, i cui accertamenti partiranno dalla misurazione di profondità e superficie dello specchio d’acqua e dalla verifica dei regolamenti: in materia di sicurezza delle piscine delle strutture ricettive come i b&b, ogni regione adotta norme differenti, e quella piemontese prevede che in piscine di profondità inferiore a 1,4 metri non sia obbligatoria la presenza di un assistente bagnanti. Gli inquirenti sono al lavoro per verificare il rispetto del regolamento e per accertare se, all’interno della struttura, vi fosse personale in grado di intervenire prontamente in caso di necessità.
IL TITOLARE DEL B&B: «NON ERO PRESENTE»
«Mi viene difficile ricostruire i fatti come sono andati: non ero presente al momento dell’incidente, quando sono arrivato nella struttura, dopo essere stato avvertito, c’erano già l’ambulanza e l’elisoccorso», ha raccontato all’Ansa il titolare del bed&breakfast “Al Poggio” di Omegna. «Il bambino e la sua famiglia non avevano soggiornato qua – ha aggiunto il titolare –. Erano ospiti di parenti che avevo in struttura. Erano venuti a trovarli, li ho visti quando sono arrivati». Dopo l’accaduto, «un carabiniere ha sentito il papà del bambino e due ospiti, mentre la mamma è andata in elicottero con il figlio verso l’ospedale. Capisco il dolore della famiglia».
IL SINDACO DI OMEGNA: «IMMENSO DOLORE»
«Con immenso dolore la nostra comunità ha appreso la notizia della scomparsa del bambino di soli tre anni, nostro piccolissimo concittadino, vittima del tragico incidente avvenuto sabato scorso in una struttura ricettiva della città. A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza, esprimo la più sincera e commossa vicinanza ai genitori e a tutti i familiari del piccolo», ha detto il sindaco di Omegna, Daniele Berio. «Nelle ore passate avevamo atteso con trepidazione notizie di un possibile miglioramento delle sue condizioni – aggiunge –, sebbene gravissime, sperando in un miracolo che purtroppo non si è verificato. Anche nei giorni in cui il nostro paese è animato dalla festa (è in corso la patronale di San Vito, ndr) il pensiero di tutti noi è rivolto a questa tragedia che ci colpisce nel profondo. Ci sono momenti in cui le parole sembrano non bastare: come comunità ci stringiamo con affetto e silenziosa partecipazione attorno alla sua famiglia, condividendo il loro immenso dolore».
L’articolo completo sulla Prealpina di mercoledì 27 agosto in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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