SOTTO CHOC
Tragedia di Laveno, il dolore dell’automobilista
Dopo l’incidente costato la vita a Mauro Nangeroni, la conducente della Panda parla attraverso il suo avvocato: «Affranta e addolorata»

«La ragazza è affranta e dispiaciuta per ciò che è successo». Il messaggio di vicinanza alla famiglia di Mauro Nangeroni, il motociclista di Monvalle morto nell’incidente di sabato scorso in via Varese, a Laveno Mombello, è dell’avvocato Antonio Lettieri, che parla a nome della venticinquenne conducente della Fiat Panda contro cui la Suzuki del fabbro di 57 anni ha concluso tragicamente la sua corsa.
SOTTO CHOC
Una giovane che è ancora sotto choc, molto provata per una tragedia che ha spezzato una vita e che è destinata a lasciare il segno anche su quella della ragazza ora indagata per omicidio stradale, per la quale anche la moglie di Nangeroni ha avuto un pensiero all’indomani della disgrazia. «Mi metto anche nei suoi panni - ha detto Cinzia Giani - Non bisogna crocifiggerla. Avrà pensato “tanto il passaggio a livello è chiuso, non può arrivare nessuno”». Invece, mentre la Fiat Panda, in coda per entrare a Laveno, faceva inversione di marcia invadendo l’altra corsia, le sbarre si sono rialzate e la moto di Nangeroni è ripartita, andando a schiantarsi proprio contro la fiancata destra della vettura. Il legale non vuole entrare nel merito della dinamica, ma soltanto far sapere che «anche la ragazza sta soffrendo per questa tragedia».
LA RICOSTRUZIONE
Nessun commento sulla ricostruzione, anche perché è ancora da definire con esattezza. Soprattutto perché in quel tratto di via Varese, sotto il cimitero di Laveno, la segnaletica sembra permettere l’attraversamento di corsia per entrare o uscire da via Como, su una curva con visibilità ridotta. Curva in cui, in poche decine di metri, si alternano tratti di linea continua ad altri di linea tratteggiata, in corrispondenza della strada laterale (senza uscita). Sarà perciò importante capire il punto preciso in cui è stata effettuata la svolta a sinistra per cambiare direzione o corsia. Manovra che comunque, in base al codice della strada, deve essere eseguita senza creare pericolo o intralcio agli altri utenti.
I FIORI E IL FUNERALE
In quel punto della Provinciale qualcuno ha lasciato, sul guard rail, un mazzo di fiori per ricordare Mauro. I funerali potrebbero svolgersi domani, giovedì 13 aprile, a Monvalle; per la conferma si attende, però, il nullaosta della Procura alla cremazione. Le ceneri riposeranno poi nella casa di via Roma, dove il fabbro viveva con la moglie Cinzia e il figlio Mattia. L’autopsia è stata eseguita ieri pomeriggio all’istituto di Medicina legale di Varese dalla dottoressa Chiara Rossetti, alla presenza anche dei consulenti della difesa (Marco Motta) e della famiglia Nangeroni (il medico legale Vera Arcari, nominata dall’avvocato Daniele Pizzi). Ora la comunità di Monvalle potrà dare l’ultimo saluto a Mauro.
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