IL VERDETTO
Naufragio di Lisanza: Carminati patteggia 4 anni
L’udienza davanti al gup Anna Giorgetti. Il comandante della barca: «La vera condanna è il dolore»

È uscito dall’aula con gli occhi gonfi di lacrime Claudio Carminati. Ieri pomeriggio, mercoldì 12 giugno, davanti al gup Anna Giorgetti, il comandante della barca che l’anno scorso si inabissò a Lisanza, ha patteggiato una pena di quattro anni, concordata tra l’avvocato Marco Vittoria e il pubblico ministero Massimo De Filippo.
Il giudice ha disposto la restituzione della Gooduria all’avente diritto e non ha concesso il beneficio della sospensione. Il sessantunenne era accusato di naufragio colposo e di omicidio plurimo colposo, nell’incidente persero la vita la moglie Anna Bozhkova (con il cane Jazeera), sposata pochi mesi prima dell’incidente, Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi, agenti dei servizi segreti italiani e l’israeliano Erez Shimoni, 007 del Mossad. Le famiglie di Anna e di Tiziana si sono costituite parte civile con gli avvocati Daniela Fontaneto e Francesco Centonze (sostituito in aula da Jacopo Crestodina) porteranno comunque avanti la causa civile.
UN FAVORE A CARO PREZZO
«Per fare un piacere ho rovinato la vita di tutti», commenta con grande amarezza Carminati. Perché quella gita tra agenti segreti diretti all’isola dei Pescatori era stata un’idea di un conoscente del sessantunenne, un carabiniere vicino all’Aise. Sulla Gooduria era già salito, gli era piaciuta e per compiere una missione di intelligence gli era parsa sufficientemente discreta.
Contattò Carminati e spiegò le sue esigenze, senza comunque rivelare la professione degli escursionisti e l’armatore accettò. «Sarei dovuto morire io, non c’è condanna peggiore del dolore che provo per quel che è successo».
La famiglia di Anna, che si è rivolta alla società specializzata in risarcimenti Gesigroup davanti alla consulenza di Giovanni Ceccarelli, è rimasta attonita. «Non immaginavano che la Gooduria non fosse in grado di affrontare quella navigazione», confermano da Gesi.
RAFFICA MICIDIALE
Claudio Carminati sottovalutò il meteo e sopravvalutò la tenuta di un natante a cui aveva apportato modifiche. Il 28 maggio 2023 si scatenò il downburst, evento temporalesco definito anche come raffica discendente, un fenomeno che consiste in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale.
Le folate possono raggiungere velocità elevate, superiori a anche a 100 chilometri orari. Sulla Gooduria, che non era concepita per caricare ventitré persone, Carminati aveva applicato un tendaggio di protezione che però fece un effetto devastante, ossia l’effetto vela. La navetta olandese si ribaltò «verso dritta», quindi prese il vento sul fianco sinistro, si ribaltò e si trasformò in una trappola mortale dalla quale fuggirono gli 007 più agili, quelli che con un coltello tagliarono le tende in plastica e si gettarono nel lago. Alcuni nuotarono fino a riva, altri vennero soccorsi da altri diportisti rientrati prima che la tempesta infuriasse.
Le quattro vittime annegarono e vennero ripescate a sedici metri di profondità.
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