CINEMA & CUCINA
Nei film di Miyazaki il mangiare è lo specchio di un mondo
Nelle pellicole del maestro nipponico si evidenzia l’importanza del cibo nella cultura giapponese
«Per ogni suo film Miyazaki si metteva a cucinare per gli operatori, per mostrare loro come si mescolavano, anche cromaticamente, gli alimenti. Il cibo, per la parte filosofica giapponese, è specchio di un mondo e ponte culturale, ha una grandissima importanza: quando ci si siede a tavola, ha un significato che celebra la sacralità della vita e ogni ricetta, nei film di Miyazaki, è a sé, non è ripetibile». Lo spiega Silvia Casini, portando un esempio legato proprio a uno dei capolavori del regista giapponese, La città incantata (foto sotto). «I genitori di Chihiro vengono tramutati in maiali perché compiono un atto egoistico: iniziano a mangiare cibi preparati per la divinità dicendo anche che hanno soldi e possono farlo. Ragionano in termini umani, mangiano senza chiedere il permesso e la trasformazione non è una maledizione, ma un concetto trasformativo che ha a che fare con la vita che devono comprendere». Anche i colori che cambiano in alcune scene a tavola sono importanti. Nel pasto offerto da Zenima a Chihiro cambia passando da colori più forti ad altri più pastello quando c’è la condivisione, quando «si mangia con dolcezza e gentilezza: i colori cambiano perché questo rispetta l’armonia celeste».
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