TENTATO RAGGIRO
Non donate soldi al Centro anziani dottor Ollearo: è una truffa
A Samarate la denuncia di alcuni soci della struttura invitati al telefono a fare offerte all’associazione

Sono numerose le chiamate ricevute in questi giorni da molti anziani soci e non soci del “Centro anziani dottor Ollearo” di via Dante a Samarate da parte di un truffatore che invita le potenziali vittime a donare piccole somme di denaro come segno di offerta e di donazioni al centro stesso.
Ma si tratta dell’ennesima truffa perpetrata ai danni delle persone più fragili, sole ed in difficoltà. Tanto che è stata la consigliera comunale di maggioranza Piera Primerano - nonché volontaria del Centro, in accordo con il presidente della struttura Franco Milani ed al direttivo dell’associazione - a diramare una breve ma significativa informativa ai cittadini invitandoli così alla massima attenzione. Scrive Primerano: «Nessuno del Centro anziani dottor Ollearo ha mai chiesto soldi, è una truffa.
Fatto sta che ultimamente le telefonate alle persone più in là con gli anni sono cresciute a dismisura e il refrain è sempre lo stesso, quello di una persona apparentemente gentile e dai toni garbati, che le invita a fare anche piccole donazioni che serviranno al sostentamento del centro.
Fondamentale per non cadere nella rete di truffatori senza scrupoli e senza ritegno il passaparola. E soprattutto avvisare i parenti e gli amici che quello che sta accadendo è l’ennesimo raggiro. Un caso di cui si parlerà in questi giorni al centro per sensibilizzare ed informare i soci che trascorrono tutti i pomeriggi in compagnia tra una partita a carte, ottime merende e chiacchiere.
Non è escluso che di questo tentativo - finora fallito - di truffa vengano avvertiti anche i carabinieri. Proprio i militari dell’Arma di Samarate e di Busto Arsizio pochi giorni fa avevano tenuto un incontro molto affollato allo stesso centro anziani sul tema sentito delle varie tipologie di truffe ai più deboli. Non bisogna mai abbassare la guardia, diffidare degli sconosciuti e fidarsi delle forze dell’ordine.
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