IL CASO
Nuove rotte a Malpensa: Golasecca si ribella
Sala gremita per l’incontro pubblico con i tecnici di Sea ed Enav. Non convincono le rassicurazioni

Non sono valse spiegazioni tecniche e rassicurazioni. Gli abitanti di Golasecca non ci stanno e lo hanno affermato a gran voce: nella sala polivalente accanto al palazzo comunale, gremita per l’occasione, si è fatta sentire tutta la preoccupazione che i cittadini del piccolo centro abitato provano nei confronti delle nuove rotte di decollo di Malpensa.
Ieri, giovedì 21 marzo, si è tenuto un incontro organizzato dall’amministrazione comunale per parlare delle sid, acronimo che sta per standard instrumentdeparture, e della loro imminente sperimentazione che partirà il 18 aprile. Alla riunione erano presenti i rappresentanti di Enav e di Sea, il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria, oltre al primo cittadino di Golasecca Claudio Ventimiglia. L’atmosfera era caustica ancor prima che Giorgio Medici, direttore environment and funded initiativesdi Sea, iniziasse a spiegare il progetto.
«Il traffico aereo è cambiato nel corso degli ultimi anni ed era giunto il momento di modificare le rotte di decollo per ridurre in modo significativo il numero di persone impattate dal rumore prodotto dagli aeromobili in partenza», ha spiegato l’ingegnere della società che gestisce l’aeroporto. «La modifica delle sid è soltanto uno dei punti ai quali stiamo lavorando per ridurre l’inquinamento acustico. Il percorso è lungo, ma è una delle priorità di Malpensa attenuare l’impatto che ha sul territorio».
Tra le altre iniziative che sono in corso d’opera c’è quella di eliminare gli aeromobili più rumorosi della fasce notturne, stabilire un piano tariffario, detto green charges, che favorisca le compagnie aeree più virtuose rispetto ai temi ambientali e tracciare i voli che rispettano le rotte. Insomma, molto è in cantiere, ma tutto questo non ha tranquillizzato gli abitanti di Golasecca, paese che non fa parte della Commissione aeroportuale antirumore perché sul suo territorio non viene superata la soglia dei 60 decibel.
La sperimentazione che spaventa e preoccupa prevede che per una settimana si testino due rotte, la 308 e la 303, che passeranno a ridosso del centro abitato. Nella seconda settimana si metterà alla prova lo scenario che prevede una sola sid, la 308. Dopo di che per cinque mesi verrà monitorata e sperimentata quella migliore e alla fine di settembre, con i dati alla mano, sarà presa una decisione.
«Se non ci saranno i requisiti si tornerà come prima», ha rassicurato Medici. I commenti della platea non si sono fatti attendere. «Non c’è stata una distribuzione equa del disagio tra noi e Somma. Il sindaco Bellaria ha lavorato solo per il suo paese senza pensare ai territori limitrofi. E Sea ha adottato il principio del sorvolo con minor densità abitativa togliendo a Somma e mettendo a Golasecca», ha affermato più di un cittadino durante gli interventi.
«Malpensa non può continuare a crescere a discapito della salute dei cittadini e dell’ambiente: deve delocalizzare traffico e passeggeri, e smettere di pensare solamente al profitto», ha commentato un altro partecipante all’incontro. «Ciò che indigna è che nessuno ha coinvolto Golasecca che si ritrova a dovere sopportare decisioni prese da altri e che siamo venuto a sapere dalla stampa locale a giochi fatti», il commento di un altro cittadino.
Insomma, Malpensa più croce che delizia per quanto riguarda il rumore. A Golasecca.
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