TRIBUNALE
«Molestie sessuali», medico a processo a Busto
Una donna uscì sconvolta dall’ambulatorio del 59enne dopo aver subito un’ispezione ginecologica “particolare”, più somigliante a un massaggio tantrico

Nel 2008 il medico che all’epoca esercitava la professione di odontoiatra, provò a difendersi dall’accusa di molestie sessuali sostenendo che i palpeggiamenti alle pazienti avessero uno scopo diagnostico. Toccò il seno a una quattordicenne che aveva un dente cariato: «Volevo accertare che non avesse linfonodi infiammati». Il gup di Varese lo condannò a un anno e due mesi. Il cinquantanovenne è finito ancora una volta in tribunale, ma a Busto Arsizio, davanti al gup Piera Bossi con l’accusa di violenza sessuale.
RINVIO A GIUDIZIO
Appesi trapano e pinze al chiodo in forza della radiazione dall’albo disposta nel 2013, nel 2021 si prestò a sostituire per alcuni periodi il medico di base. L’esperienza precedente a quanto pare non gli era servita: in autunno partirono due nuove denunce e l’ennesima indagine a suo carico, condotta dal pubblico ministero Flavia Salvatore. Ieri il dottore di origini romane è stato rinviato a giudizio: il dibattimento inizierà a giugno dell’anno prossimo. Due i casi vagliati dal giudice Bossi, quello di una ventenne che si rivolse all’ambulatorio per un consulto su una strana macchia comparsa sulla spalle e quello di una trentenne preoccupata da un’insolita perdita ematica. Alla ragazza, visitata a settembre, il medico tastò approfonditamente il petto per escludere noduli sospetti. Lei ebbe tutt’altra sensazione, ma di fatto non c’erano elementi per sostenere le molestie, oltretutto a fini preventivi la palpazione è uno strumento efficace. Il giudice per questo episodio ha dichiarato il non luogo a procedere. Diverso il caso della donna che si recò in ambulatorio a luglio del 2021, uscendone sconvolta. Il cinquantanovenne l’avrebbe sottoposta a un’ispezione ginecologica che non gli competeva e oltretutto con una pratica che somigliava più a un massaggio tantrico che a lei risultò decisamente sgradito. È per questo capo di imputazione che il medico è stato rinviato a giudizio.
LA FEDINA PENALE
Scandagliando la fedina penale dell’ex odontoiatra gli inquirenti avevano trovato un ulteriore precedente, risalente al 1998, quando prestava servizio a Legnano: stesso modus operandi, chiuse la vicenda giudiziaria davanti al giudice di Milano con un patteggiamento e la sospensione condizionale della pena. Nel 2022 il dottore ha cessato ogni incarico, almeno in zona e a quanto pare nel settore pubblico. Assistito dagli avvocati Giuseppe De Lalla e Laura Asti, si difenderà davanti al collegio affrontando quindi il dibattimento.
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