DISAGI
Autolaghi sorvegliata contro il rumore
Arpa ha posizionato i rilevatori di inquinamento acustico
Presto detto, presto fatto: il Comune ha fatto piazzare da Arpa i rilevatori dell’inquinamento acustico proveniente dall’autostrada A9. I tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, su precisa richiesta dell’assessore all’Ecologia Leonardo Richiusa, li hanno collocati lungo le vie Pasubio e Battisti, i cui residenti hanno chiesto aiuto alla municipalità perché esasperati dai rumori. Tutto parte da un paradosso: dato che gli impianti fonoassorbenti posizionati di recente sul lato opposto sono molto più alti, «quelli esistenti da decenni fungono da effetto eco - si legge nella petizione di sessanta firme trasmessa a Villa Gonzaga – I valori dei decibel risultavano già fuori norma da due precedenti rilievi fonometrici di Arpa nel 2000 e nel 2012. Chiediamo pertanto di aprire un tavolo di discussione con la società Autostrade, i cittadini e il Comune al fine di rivedere il piano di lavoro».
«Non siamo stati con le mani in mano, anzi abbiamo fatto nostra la richiesta degli abitanti per far valere le loro ragioni – tiene a puntualizzare Richiusa – Il primo passo è stato coinvolgere Arpa: tra qualche settimana avremo il loro responso e, con in mano i dati certi, potremo chiedere ad Autostrade di provvedere immediatamente all’eliminazione dei rumori o quando meno di mitigarli in maniera significativa».
Ma com’è possibile che le nuove barriere abbiano acuito il problema anziché ridurlo? «Una volta c’erano il terrapieno e le piante ad attutire il rumore del traffico: da quando sono stati messi i nuovi pannelli si è creato un effetto eco perché il rumore viene veicolato proprio nel punto dove si trovano le case. Per questo la gente protesta».
Richiusa ha parlato con un tecnico di Autostrade per l’Italia, secondo il quale il lavoro d’installazione delle nuove barriere è stato eseguito a regola d’arte: «Loro non mettono in discussione il proprio operato – precisa – ma l’amministrazione deve difendere i suoi cittadini ed è giusto che assuma tutte le precauzioni del caso: per questo abbiamo già chiesto ad Arpa di fare altri rilievi. Resta inteso che faremo le nostre rimostranze al Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture, da cui dipende la società Autostrade».
Lo svantaggio di Olgiate Olona, rispetto ad altri comuni attraversati dall’autostrada, è che è tagliato in due a cielo aperto: l’A8 risale infatti agli anni Trenta, quando non c’erano gli standard qualitativi di vita di oggi.
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