ESTATE VIOLENTA
Una battuta e scatta la mega rissa
Sei giovani coinvolti dopo l’apprezzamento a una ragazza in discoteca

Un’estate costellata da risse, troppo alcol e poca tolleranza. Dai giovanissimi agli adulti.
L’ultimo episodio di violenza sedato dall’arrivo dei carabinieri della compagnia di Busto Arsizio è quello accaduto nella notte fra sabato e domenica in via San Francesco, a pochi metri dallo Zero Village. Sono le 2.36 quando la centrale operativa riceve la chiamata: rissa fra giovani. Si stanno picchiando dandosi calci, schiaffi e pugni. Fortunatamente nessuno si ferisce in modo serio, non scorre sangue. Solo qualche escoriazione ed ematomi che i soccorritori del 118 arrivati in via San Francesco curano sul posto. Una rissa spenta immediatamente anche per il tempestivo intervento dei militari dell’Arma.
Stando alla ricostruzione, i due gruppi sono composti da quattro ragazzi di origine marocchina da un lato e da due italiani dall’altro.
A scatenare la violenza sono stati gli apprezzamenti che i giovani stranieri si sono lasciati scappare nei confronti della fidanzata di uno degli italiani. Apriti cielo: la gelosia ha fatto il resto. Cosa abbia detto con esattezza il ragazzo non è chiaro e neppure chi abbia sferrato il primo schiaffo. Il risultato è stata la rissa che i carabinieri hanno bloccato identificando tutti i presenti.
Al momento non ci sono denunce e si stanno valutando le posizioni di tutti i giovani, che vanno dai 18 ai 23 anni. Probabilmente gli uni erano tutti alticci senza nessun tipo di freno e si sono lasciati andare ad apprezzamenti poco eleganti nei confronti della giovane, gli altri emergevano da una lunga serata di caldo, musica e alcol e hanno reagito male.
Un’estate in cui la rissa è dietro l’angolo: la tolleranza è poca e basta un niente per scatenare litigate e colluttazioni. A partire dalle lunghe serate dei ragazzi terribili e incontenibili. Negli ultimi tempi il centralino dei carabinieri è bollente: numerose le telefonate dei residenti della Valle Olona che, nel cuore della notte, chiamano chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. I militari sempre più spesso si trovano di fronte a ragazzini ubriachi che scatenano risse o che semplicemente disturbano il sonno dei residenti. Spesso minorenni che dalle 2 alle 4 del mattino sono rispediti a casa dai militari, che finiscono per vestire i panni di assistenti sociali. Da un lato ci sono i ragazzini che non ne vogliono sapere di restare chiusi a casa, soprattutto la notte, dopo i lunghi mesi di isolamento sociale, dall’altro c’è un popolo di adulti che non è disposto a tollerare le intemperanze e l’argento vivo dei giovanissimi.
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