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«La corsa dietro il vento. Buzzati o l’incanto del mondo»: fino a domani, 20 marzo, il Teatro Parenti accoglie il nuovo spettacolo di Gioele Dix, ispirato ai racconti di Dino Buzzati, scritto e interpretato dall’attore milanese, sul palco con Valentina Cardinali, con scene di Angelo Lodi che rappresentano una sorta di laboratorio letterario tra tipografia e magazzino della memoria. Un viaggio in cui Dix, ispirandosi a personaggi e atmosfere di Buzzati, parla anche di sé. Appoggiandosi su musiche di Savino Cesario.

«Pur non essendo un musicista - spiega quest’ultimo -, Gioele Dix ha un senso musicale molto forte: io ho cercato di trasformare in musica quello che lui aveva in mente. Molti racconti sono ambientati negli anni Sessanta e hanno sonorità tipica di quegli anni, altre musiche sono un tappeto sul quale appoggiare i racconti di Buzzati che vengono interrotti da pensieri e riflessioni di Gioele». Che è il “gioco” dello spettacolo: Buzzati raccontato da Dix, da come Dix «lo vede, come lo sente, con in mezzo le sue riflessioni – prosegue Cesario -. Musicalmente c’è un inizio molto minimale e poi qua e là un clima musicale sul quale Gioele si appoggia. Abbiamo anche riprodotto alla nostra maniera Over the rainbow nella versione di Eric Clapton. Tra l’altro, negli arrangiamenti mi ha aiutato Silvano Belfiore», nella cui band Cesario suona nei programmi di Crozza.

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