MEMORIA
I meravigliosi luoghi della memoria nel Varesotto

Nel secondo dopoguerra Varese con il suo territorio è protagonista di un periodo particolarmente fecondo per l’arte, grazie alla presenza di numerosi artisti e alla vivace vita culturale creatasi intorno ai loro studi: Lucio Fontana scelse Comabbio come buen retiro nel 1967; Enrico Baj si trasferì da Milano a Vergiate per vivere e lavorare in una casa in mezzo alla natura. Nel 1959 Giancarlo Sangregorio acquistò quattro ettari di terreno sulle colline sopra il Lago Maggiore a Sesto Calende: un dato biografico fondamentale per la sua ricerca che parte proprio dal rapporto con la natura.
Come loro, tanti altri artisti hanno scelto Varese e l’alto milanese come luogo ideale di vita e lavoro: Antonia Campi e Luigi Russolo a Laveno Mombello, Dadamaino a Somma Lombardo, Franco Fossa a Rho, Ottavio Missoni, a Gallarate e a Jerago con Orago, Angelo Bertolio a Castiglione Olona, Floriano Bodini a Gemonio, Giannetto Bravi a Saronno, Gianfranco Brebbia, Luciano Giaccari, Marcello Morandini, Marinella Pirelli, Albino Reggiori, Vittorio Tavernari a Varese, Gottardo Ortelli a Viggiù, Innocente Salvini a Coquio Trevisago, Ambrogio Pozzi, Silvio Zanella, Marion Baruch a Gallarate, Aldo Tagliaferro a Legnano.
Per valorizzare il lascito di questi artisti e fare conoscere al pubblico opere e luoghi (ora case museo e archivi) è nata la manifestazione Archivifuturi, organizzata dalla rete Archivi del Contemporaneo. Lombardia terra d’artisti, progetto vincitore dei Piani Integrati della Cultura di Regione Lombardia.
L’idea alla base del progetto è la valorizzazione degli archivi come luoghi della memoria, che conservano opere, oggetti e documenti, continuando attraverso l’attività di studio e divulgazione il lavoro iniziato dagli artisti stessi.
Per dieci giorni, il festival alla sua prima edizione, propone un ricco programma di mostre, eventi, proposte educative, incontri, visite agli studi d’artista, «un’occasione unica – dichiara Emma Zanella, direttrice del MA*GA di Gallarate, capofila del progetto Archivi del Contemporaneo - per entrare nel vivo della ricerca artistica di ogni singolo autore e per valorizzazione il nostro ampio territorio grazie ai Piani Integrati per la Cultura di Regione Lombardia».
Il Festival Archivifuturi inaugurerà sabato 4 giugno al Museo MA*GA di Gallarate con due mostre che rimarranno aperte sino al 25 settembre: Screens. Culture dello Schermo e Immagini in movimento, incentrata sulle culture dello schermo, viste come l’espressione più avanzata della ricerca visiva contemporanea e Un altro mondo si dischiude. Storia e arte in Italia tra 1948 e 1980, un grande progetto espositivo che presenta lavori di tutti i principali protagonisti di Archivi del Contemporaneo, capaci di trasmettere, con le loro opere, lo spirito nuovo e positivo che ha caratterizzato i decenni dell’immediato dopoguerra, la loro carica progettuale, la loro freschezza, la potenza creativa e, contemporaneamente, le singole ricerche, le assonanze, i serrati dialoghi che hanno contribuito allo spessore culturale del territorio.
Il ricco programma del festival, consultabile sul sito museomaga.it, prevede aperture straordinarie dei luoghi, visite guidate, laboratori e minitour gratuiti in pullman, con partenza dal Museo MA*GA di Gallarate, per collegare alcuni tra i principali archivi.
Informazioni allo 0331.706033, prenotazioni archividelcontemporaneo@museomaga.it.
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