IL MESSAGGIO
«Omar, vola alto: non fare caso ai poverelli»
Lettera aperta di Barbara Zin al fratello. Domani il funerale

C’è una lettera aperta che Barbara Zin - la sorella di Omar che è stato ucciso da un’orsa mentre era in viaggio in Romania sei giorni fa – ha scelto di pubblicare sul proprio profilo social due sere fa in ricordo di suo fratello. Del quale nella mattinata di domani, alle 10, si terrà il solenne funerale nella chiesa dei Santi Antonio e Martino di piazza Dante a Samarate (rosario alle 9.45). Si tratta di un messaggio di amore e di affetto verso un fratello, un uomo, un amico, un cittadino del mondo. Ma soprattutto una risposta ancora una volta chiara della tempra e della dignità di questa famiglia. Che ha dovuto sopportare non soltanto un lutto dolorosissimo, ma anche una scia di commenti gratuiti, cattivi e sconvenienti sui social network da tutti quelli che Omar Zin non l’hanno conosciuto.
APPREZZAMENTO
Forse è giusto il momento del rispetto e del silenzio, ma allo stesso modo è altrettanto giusto lanciare un manifesto d’amore, una testimonianza di memoria, un legame che non si spezzerà mai E che ha incontrato tantissimo apprezzamento tra i fernesi e non solo, tra chi ha avuto il privilegio di poter parlare, avendo conosciuto Omar, della persona che era e non di emettere tristi giudizi sommari.
DETTE DI OGNI SORTA
«Sono certa che la mamma non ti voleva così presto insieme a lei, avevi ancora tanti luoghi da visitare, ho visto sul tavolo di casa il programma del tuo prossimo viaggio in Colombia e poi chissà quante altre mete e invece un errore di valutazione, una leggerezza, una imprudenza (chissà) ti ha portato via dagli occhi e dal cuore di tutti noi che ti abbiamo amato», scrive Barbara. «E che comunque non smetteremo mai di farlo anche se non sei qui nella tua chiassosa presenza». Poi la sorella torna su questi giorni duri, difficili anche per quello che ha dovuto leggere: «Forse hai saputo che oltre alle persone che ti hanno conosciuto e sanno chi sei, ce ne sono altre che ne hanno dette di ogni sorta sul tuo conto, ma sai sono dei poverelli senza senno e allora non farci caso e vola alto». E ancora: «Io da sorella maggiore un po’ ti vorrei sgridare perché mi hai lasciata così senza nemmeno salutarti come si deve e mi mancherai tanto come l’aria che respiro».
CALORE E AFFETTO
Nella lettera aperta c’è la consapevolezza del calore e dell’affetto di tantissime persone. Fratelli e sorelle che forse non si poteva nemmeno immaginare. «Ti hanno voluto e continueranno a volerti bene». Infine: «Ti chiedo di stare vicino a me, al papà Paolino, a Fabio e ai miei ragazzi Lorenzo e Mattia con la tua leggerezza, l’energia positiva che potrò trovare nell’aria ogni mattina. Ti aspetto Omar, avrei voluto vederti tornare in sella alla tua Ducati ma il destino ha scelto diversamente». Conclusione: «A presto Bro, lontano dagli occhi ma dentro i cuori».
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