IL VERDETTO
Omicidio a Genova: ridotta la pena all’arciere di Cittiglio
Da 23 a 21 anni per Evaristo Scalco nell’appello bis a Milano

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha ridotto da 23 a 21 anni la pena a carico di Evaristo Scalco, il sessantatreenne artigiano di Cittiglio che la notte tra l'1 e il 2 novembre 2022 uccise a Genova con una freccia Javier Alfredo Miranda Romero, 41 anni, peruviano.
I giudici milanesi hanno di fatto recepito le indicazioni della Corte di Cassazione che, nel rendere definitiva la contestazione di omicidio volontario aggravata dai futili motivi, aveva annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Genova limitatamente alla parte che riguarda l’irrogazione della pena.
L’imputato, difeso dagli avvocati Jacopo Pensa e Federico Papa, è attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nella casa di famiglia a Cittiglio. Oggi, mercoeldì 8 ottobre, non si è presentato in aula.
La notte del delitto della freccia, la vittima, un operaio edile, era uscita a festeggiare con un amico la nascita del figlio. I due si sono trovati a un certo punto in un vicolo del centro storico del capoluogo ligure sotto la finestra di Scalco, che si era trasferito da poco in quella casa.
L’artigiano si era affacciato e li aveva ma apostrofati perché a suo dire facevano baccano e avevano orinato contro il muro della casa presa in affitto. I due amici gli avevano risposto; uno di loro gli aveva mostrato il dito medio. Fu così che l’artigiano prese uno dei tre archi che teneva in casa, montò la punta più letale che aveva, e colpì Romero. Il peruviano arrivò in condizioni disperate in ospedale, dove poi morì sette ore più tardi.
I legali di Scalco hanno preannunciato ricorso in appello.
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