CORTE D’ASSISE D’APPELLO
Omicidio Carol, Fontana: «Chiedo scusa a tutti»
Le parole del bancario condannato a 30 anni dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio per il delitto di Rescaldina. Il sostituto procuratore generale chiede l’ergastolo

«Vorrei chiedere ancora scusa a tutti per la cosa orribile che ho fatto, in particolare ai genitori di Carol, soprattutto a suo figlio. So che sembro distaccato quando parlo, invece provo grande dolore e grande sofferenza e ogni giorno penso a quello che ho fatto. Sono fermamente deciso a voler riparare, per quanto possibile, alle mie azioni».
Davide Fontana, condannato dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio a 30 anni per aver ucciso a Rescaldina l'ex fidanzata Carol Maltesi, ventiseienne originaria di Sesto Calende, ha iniziato così stamani, mercoledì 21 febbraio, le proprie dichiarazioni spontanee davanti ai giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano.
«Dei soldi non mi interessa nulla e il mio Tfr l'ho dato al figlio di Carol. Non so se potrò mai essere perdonato per quello che ho fatto, darei veramente la mia vita per tornare indietro. Passerò il resto dei miei giorni ad aiutare gli altri», ha aggiunto l’ex bancario seduto accanto ai suoi difensori.
RICHIESTA D’ERGASTOLO
Dopo di lui ha preso la parola il sostituto procuratore generale Massimo Gaballo che ha chiesto di condannare all’ergastolo l’autore dell’efferato femminicidio. La Procura generale di Milano ha chiesto alla Corte d'Assise d'Appello di Milano, presieduta dalla giudice Ivana Caputo, di riconoscere a carico dell’imputato le aggravanti della premeditazione, dei motivi abietti e della crudeltà nel delitto. Tutte aggravanti escluse in primo grado. Ora stanno discutendo le parti civili.
SENTENZA DOPO LE 16.30
Le arringhe difensive si sono protratte per oltre tre ore e mezzo. La corte si è ora ritirata. la sentenza è prevista non prima delle 16.30.
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