PRESE DI POSIZIONE
Ordine degli avvocati e Camera Penale di Varese: «Solidarietà a Busignani»
Per le minacce e gli insulti al legale che difende Marco Manfrinati. «Identificare l’autore di un reato con il proprio difensore svilisce il nostro ruolo»

L’Ordine degli avvocati di Varese, presieduto da Carlo Battipede, ha espresso oggi, venerdì 10 maggio, «la solidarietà umana e professionale» a Fabrizio Busignani, difensore di Marco Manfrinati, vittima di insulti e minacce.
Ecco la nota diffusa dall’Ordine: «Ribadita la propria vicinanza alle vittime dei drammatici eventi che hanno profondamente colpito la nostra comunità, ferma la convinzione che sia sempre necessario mantenere alta l’attenzione sui temi del contrasto alla violenza di genere» l’Ordine degli avvocati di Varese «esprime la propria solidarietà umana e professionale verso il collega oggetto di intimidazione e offese a causa dello svolgimento dell'attività difensiva in favore di un indagato».
«In un paese democratico e civile la tutela dei diritti di ogni cittadino rappresenta sempre un valore irrinunciabile e prescinde da ogni altra circostanza di fatto. La salvaguardia del diritto di difesa, costituzionalmente garantito, rappresenta un principio assoluto a tutela dell'intera collettività» precisa l’Ordine.
«Identificare l’autore di un reato con il proprio difensore svilisce e delegittima il ruolo e la funzione che la Costituzione assegna agli avvocati».
CAMERA PENALE
Nella giornata di ieri, 9 maggio, erano arrivate anche le parole di sostegno dea consiglio direttivo della Camera Penale di Varese. «Preso atto delle scomposte intimidazioni e della gravità delle offese pubblicate sui social e rivolte all’avvocato Fabrizio Busignani per aver assunto la difesa del signor Marco Manfrinati accusato dell’immane delitto e tragedia occorsa alla famiglia Limido-Criscuolo, osserva, pur nella consapevolezza che delitti come quelli accaduti scuotono profondamente l’opinione pubblica, l’esercizio del diritto di difesa non può essere minacciato, né compresso né condizionato perché diritto di tutti; che non pare a sproposito ricordare con le parole di Piero Calamandrei che “solo là dove gli avvocati sono indipendenti, i giudici possono essere imparziali; solo là dove gli avvocati sono rispettati, sono onorati i giudici; e dove si scredita l’avvocatura, colpita per prima è la dignità dei magistrati, e resa assai più difficile ed angosciosa la loro missione di giustizia».
«Il consiglio direttivo - prosegue il comunicato - denuncia il clima di animosità e di gogna pubblica che traspaiono da tali esternazioni, di pericolosa deriva subculturale, che identificano e confondono l’autore del delitto con il suo difensore dimenticando che quest’ultimo tutela il diritto costituzionalmente radicato in ogni cittadino quale che sia l’efferatezza del crimine da questi compiuto».
In conclusione, si esprime «piena solidarietà all’avvocato Fabrizio Busignani per le intimidazioni ricevute, manifestando al contempo il sostegno al suo libero esercizio, al suo ruolo ed alla funzione che la Costituzione assegna agli avvocati».
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