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Sembrano non esserci dubbi: in zona si aggirano dei ladri di gomme. Magari non una banda che lavora su commissione, ma gente improvvisata: «Potrebbero essere persone che non hanno i soldi per cambiare le gomme e così si appropriano di quelle delle auto dello stesso modello, parcheggiate in zone isolate» spiegano gli agenti municipali.

Ma perché asportano le ruote? «Perché così fanno prima: smontano tutto, caricano sul furgone e si danno alla fuga. Certo sono adulti, probabilmente tre o quattro vista la difficoltà del lavoro che devono fare, con una cultura sociale pari a zero».

Emblematico l’episodio successo in via Udrigium, dov’è stata presa di mira la Mini decapottabile di una famiglia in vacanza. Come sempre, i ladri hanno asportato cerchioni e gomme appoggiando la vettura – con l’ausilio del crick - su quattro mattoni. Un episodio analogo era già successo due anni fa a Castellanza.

A scoprire ieri il furto è stata una pattuglia dei vigili, che hanno subito controllato il numero di targa del veicolo per accertarsi che non fosse rubato. Non lo era: apparteneva a un residente che non è stato possibile contattare perché – come riferito dai vicini - si trova coi familiari in villeggiatura. Sarà decisamente una brutta sorpresa trovare la Mini in quello stato: dovrà sostenere una grossa spesa per far prelevare l’auto e rimettere le quattro ruote. Episodi simili sono successi più volte nei paesi della zona: a lasciare sconcertati è la tranquillità con cui riescono ad agire i ladri. L’ultima condanna per furto di gomme risale a tre anni fa: a Caronno Pertusella un serbo di 44 anni, senza fissa dimora in Italia, era stato condannato dal tribunale di Busto Arsizio a cinque mesi ma poi rimesso comunque in libertà perché la pena era stata sospesa. A segnalarlo era stata una residente svegliata dai rumori degli attrezzi utilizzati alle 3.30 della notte: composto il 112, aveva fatto intervenire nell’immediatezza i carabinieri, che avevano colto in flagrante il serbo.

Stefano Di Maria

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