IL RITO
Ortodossi, battesimo nel lago di Ghirla
Domani l’ormai tradizionale cerimonia nelle gelide acque della Valganna

Le temperature saranno sottozero, ma l’anima verrà riscaldata dalla fede.
La pandemia non ferma il battesimo degli ortodossi, la tradizionale cerimonia che si terrà in tutto il mondo domani, martedì 19 gennaio, e che, nel Varesotto, ha come «tempio» il lago di Ghirla. Qui, dalle 15 in poi, qualche fedele dei cristiani di Oriente si immergerà nelle acque dello specchio d’acqua della Valganna, rievocando il battesimo di Gesù. Per qualche attimo, così, il laghetto su cui, nei giorni scorsi, si è formata una prima patina di ghiaccio, si trasformerà nel fiume Giordano, per compiere il rito sacro. Quest’anno il momento di raccoglimento e di preghiera sarà ancor più forte, sia perché ci sarà la partecipazione di due sacerdoti cattolici missionari in India, che rinnoveranno la comunanza e l’amicizia delle due chiese cristiane, sia per il momento drammatico che sta vivendo il mondo. In tal senso, come vuole la tradizione millenaria, nel giorno del battesimo di Cristo le acque di tutto il pianeta diventano sacre e, quindi, la credenza vuole che, una volta immersi, ciò possa scongiurare malanni e malattie. A guidare la cerimonia ci sarà padre Vladimir Khomenko, attorno al quale, da ormai oltre un decennio, a Varese si è creata una fertile comunità ortodossa che, recentemente, ha concluso pure i lavori alla chiesa di via Milazzo, a Casbeno.
Il rito viene celebrato con la guida spirituale a dare l’esempio e a entrare per primo, dopo una serie di preghiere, canti e benedizioni. A quel punto si cammina dentro l’acqua, indossando soltanto una tunica di lino. Un passo dietro l’altro scompaiono i piedi, le ginocchia, il ventre, l’addome, il petto. Solo la testa rimane all’aria. Poi ci si immerge completamente con il capo, per tre volte e, ogni volta, si compie il segno della croce ortodosso che, dopo il «Padre» sulla fronte e il «Figlio» sul costato, contrariamente a quanto avviene per i cattolici, prima gira a destra e poi a sinistra per lo Spirito Santo. Per evitare il congelamento, una volta usciti, ci si asciuga e copre con delle coperte e ci si riscalda con un fuoco accesso e con un cicchettino di vodka. Il tutto sul Lago di Ghirla che, per qualche ora, si trasformerà nel tempio della fede degli ortodossi varesini.
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