RICATTO ONLINE
«Paga o rivelo che guardi siti porno»
Tentativo di estorsione con richiesta di Bitcoin per il silenzio. La vittima non ci casca

SARONNO Un Bitcoin e mezzo per il silenzio sui siti porno che il malcapitato saronnese avrebbe guardato su internet: si collocano a metà fra l’estorsione e la truffa i messaggi email ricevuti da un cittadino negli ultimi giorni e non si tratterebbe di un caso isolato.
Facile immagine lo stupore dell’uomo quando, scaricando la posta elettronica, ha ricevuto anche questo messaggio, in buon italiano.
Uno sconosciuto lo minacciava di mettere in piazza, piazza virtuale s’intende, tutta la cronologia che sarebbe stata sottratta dal suo computer e che avrebbe compreso anche siti a luci rosse o comunque dal contenuto per soli adulti.
In questo caso, al truffatore di turno è andata particolarmente male perché la vittima non era andata a cercare nessuno sito porno, quindi ha subito compreso gli intenti truffaldini di quel messaggio. Che presentava un conto particolarmente consistente, visto che la richiesta per il silenzio era di un Bitcoin e mezzo, al cambio attuale più o meno 10 mila dollari statunitensi, ovvero circa 8.700 euro.
Come detto, il saronnese proprio non c’è cascato, e non aveva niente da temere o da vergognarsi neppure nel caso in cui la cronologia, cioè la storia dei siti visitati con il suo computer attraverso internet, fosse stata davvero resa pubblica.
E tutto fa pensare che non sia un caso isolato: solitamente, anzi, email di questo tipo vengono inviate allo stesso momento a centinaia, anzi a migliaia di utenti della rete, sperando di trovare il pollo da spennare.
È dunque sempre opportuno presentare una segnalazione alla polizia postale, soprattutto quando il tentativo di truffa può apparire verosimile e ben congegnato. Quando, cioè, appaia come una trappola ben congegnata nella quale qualcuno possa davvero cadere.
Quanto all’aspetto economico, è un segno dei tempi il fatto che ora i truffatori online al denaro reale inizino a preferire le criptomonete, probabilmente anche per la loro difficile, talvolta impossibile tracciabilità, che consente a chi le riceve di mantenere l’anonimato.
In passato anche a Saronno si era registrato tutto il campionario dei più comuni tentativi di truffa via email: spesso c’è qualche ricco imprenditore africano, solitamente in fin di vita, in cerca di una persona a cui lasciare tutto il suo ingente patrimonio; oppure ci sono mega vincite al lotto straniero senza neppure averci mai giocato.
Si parla sempre di milioni di euro o di dollari, ma per incassarli bisogna prima pagare una più o meno modesta somma di denaro.
Soldi che, ovviamente, appena versati svaniscono immediatamente nel nulla assieme a chi ha inviato l’email.
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