A CUORE APERTO
«Dimenticato da 105 giorni in isolamento»
Il fratello di Paolo Efrem: troppe inesattezze, la verità verrà a galla

«Centocinque giorni in isolamento per una persona incensurata. Mi sembra tutto così assurdo. Ma sono sicuro che la verità verrà a galla».
Chi parla è Daniele Efrem, fratello minore di Paolo, l’ex consigliere comunale di «Busto Grande» arrestato lo scorso 13 luglio con l’accusa di aver emesso fatture inesistenti allo scopo di favorire la cosca ‘ndranghetista di Legnano e Lonate Pozzolo.
Paolo Efrem, difeso dagli avvocati Luigina Pingitore e Antonio D’Amelio, comparirà davanti ai giudici del Tribunale di Como il prossimo 12 gennaio.
«Mio fratello e i suoi legali non hanno mai preso in considerazione l’idea di ricorrere al rito abbreviato - sottolinea Daniele Efrem -. Paolo è convinto di poter dimostrare in aula la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Siamo sereni e fiduciosi perché sappiamo la verità».
Il grande accusatore
Il grande accusatore di Paolo Efrem è Matteo Molinari, imprenditore bustocco attivo nel settore dei rifiuti, la cui azienda - stando all’inchiesta coordinata dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Milano Silvia Bonardi - sarebbe stata infiltrata dalla locale ‘ndranghetista. Le dichiarazioni di Molinari sono state ritenute «veritiere e riscontrate» dal Tribunale del riesame. «Sono state dette e scritte un sacco di inesattezze sul conto di Paolo - obietta Daniele Efrem -, a cominciare dal fatto che le cosche avrebbero organizzato la sua campagna elettorale. Sapete quanti soldi è costata la campagna di mio fratello? Quarantotto euro. Vi sembra possibile che la ‘ndrangheta investa una cifra così ridicola per far eleggere un proprio candidato di riferimento? Ma non è certo questa l’unica inesattezza». «Secondo l’accusa - continua il fratello - Paolo avrebbe frequentato il corso per allenatori di Coverciano grazie a Daniele Frustillo - ritenuto dalla Dda uomo contiguo al boss Vincenzo Rispoli, ndr - . Peccato che Paolo non abbia mai partecipato al corso di Coverciano. Ha frequentato invece il corso Uefa B a Milano quando allenava l’Accademia Inter. E sempre a proposito di Frustillo: non è assolutamente vero che lui e mio fratello siano amici d’infanzia. Si sono conosciuti nel 2010, quando Paolo aveva 29 anni».
Lasciato da solo
Daniele Efrem non riesce a capacitarsi «di come un uomo incensurato possa essere lasciato 105 giorni in isolamento a Opera, alla stregua di persone che hanno ucciso. Concluse le indagini, abbiamo sperato invano che potesse essere mandato agli arresti domiciliari, per stare con la sua compagna e i due bambini, in attesa del processo. Se poi verrà condannato, vorrà dire che tornerà in carcere. Ma perché tenerlo tutto questo tempo in isolamento?». Daniele Efrem ha ricevuto in questi mesi molti messaggi di vicinanza da parte di amici e colleghi di partito del fratello. «Tra i tanti - conclude - vorrei ringraziare in particolare Matteo Tosi, una persona straordinaria, tra le migliori che ci siano a Busto».
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