IL CASO
Pedemontana: «Azzerare il pedaggio»
Il consigliere regionale Licata: «Tangenziale gratuita nelle ore di punta». Costa due euro da Gazzada al Ponte di Vedano

Oltre un euro per due chilometri. Nelle ore di punta, il pedaggio totale è di circa 2 milioni di euro l’anno. Torna alla ribalta la proposta di azzerare il pedaggio della tangenziale di Varese di Pedemontana. Il tratto “incriminato” va da Gazzada a poco dopo il Ponte di Vedano, in direzione Varese. Gli automobilisti snobbano il tratto di asfalto e intasano le altre vie. La questione riguarda soldi, traffico, inquinamento, salute, per vari comuni e molti cittadini.
UN BALZELLO
La proposta che verrà dibattuta nei prossimi giorni da un fronte trasversale di amministratori e rappresentanti di enti locali, è di eliminare almeno nelle ore di punta (dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19) il balzello che colpisce gli automobilisti sulla tangenziale che ha come effetto quella di renderla sotto-utilizzata e di riempire le strade provinciali e comunali di un gran traffico, che poi significa «inquinamento con danni all’ambiente e poca sicurezza sulle strade, ricadute sullo sviluppo economico e quindi sulla qualità della vita dei cittadini», dice Giuseppe Licata consigliere regionale di Italia Viva e per anni sindaco di Lozza, uno dei comuni martoriati dal passaggio di mezzi, per saltare il pedaggio ritenuto «il più alto d’Italia» rispetto alla lunghezza del tratto stradale.
I COMUNI INTERESSATI
La ricaduta è su vari comuni, da Varese (viale Borri) a Malnate, da Vedano a Lozza, da Morazzone a Gazzada e a Buggugiate.
MILIONI E INQUINAMENTO
Nel 2023 i transiti sono stati oltre 5 milioni e 272mila sulla Tangenziale A60 e i ricavi di pedaggio ammontano a oltre 4 milioni e 527mila euro (al netto di Iva, sconti e sovracanone).
LE PROSPETTIVE
Al termine della concessione di Pedemontana (Società Autostrada Pedemontana Lombarda), nel 2060, i ricavi globali saranno soltanto per il tratto di Varese pari a oltre 256 milioni di euro (con la tangenziale di Como A59 gestita da Pedemontana i ricavi globali sono di 7 milioni annui e nel 2060 si stimano in totale 442 milioni di euro).
Si può fare a meno di 2 milioni l’anno per rivoluzionare il modo di utilizzare la tangenziale, renderla davvero utile e non poco uttilizzata come è adesso perché ritenuta troppo costosa, dando di rimando un beneficio enorme a un vasto territorio e alla sua popolazione? In pillole è questa la risposta alla quale le istituzioni sono chiamate a rispondere.
L’AUDIZIONE DI REGIONE
A fine 2023 c’è stata una audizione di Pedemontana alla commissione Trasporti in Regione, su richiesta di Licata: «In quella sede i vertici di Pedemontana erano arrivati senza dati specifici sui pedaggi, che mi sono fatto successivamente inviare». Dati ritenuti fondamentali perché “certificano” alcune criticità nell’utilizzo di quel tratto di tangenziale e rappresentano la base di partenza per sviluppare le proposte di riduzione del pedaggio o della eliminazione almeno nelle ore di maggiore traffico.
GLI ORARI “GRATIS”
«Ipotizzando una gratuità tra le 7 e le 9 e tra le 17 e le 19 il mancato incasso annuale per Pedemontana Spa sarebbero di meno di 2 milioni di euro, un costo affrontabile se le istituzioni riusciranno a fare sinergia, a fronte dei benefici che questo porterebbe a tutto il territorio - dice il consigliere regionale di Italia Viva -. Per questo mi sto facendo promotore di alcuni tavoli tecnici, un lavoro che insieme alla Provincia e ai sindaci del territorio vogliamo condurre sottotraccia, evitando contrapposizioni politiche ma affrontando la questione con il dialogo e il buonsenso».
LE RICADUTE POSSIBILI
Per Licata il tema del pedaggio sulla tangenziale di Varese «non riguarda solo chi la utilizza direttamente ma molti cittadini e automobilisti che attraversano strade comunali e provinciali di tutta l’area». Strade che sono intasate spesso dai mezzi che bypassano la tangenziale perché, semplicemente, costa troppo. «Basta vedere le code che si formano al ponte di Vedano delle ore di punta».
PASSAGGI OCCASIONALI
Oltre l’80 per cento dei passaggi in Tangenziale è occasionale, dicono i dati. «Quindi i pendolari non passano dalla tangenziale che è il motivo per cui era stata realizzata - conclude Licata - e preferisce la viabilità locale».
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