IN TRIBUNALE
Pena ridotta per Tomasella: 7 anni e 6 mesi
La Corte d’Appello ha concesso all’ex candidato sindaco di Varese le attenuanti generiche. Era a processo per stalking e violenza sessuale
Un taglio secco di quasi quattro anni di pena. Oggi, giovedì 18 dicembre, i giudici della prima Corte d’Appello di Milano hanno ridotto a sette anni e sei mesi la condanna a carico di Francesco Tomasella, il trentanovenne ex candidato sindaco no vax di Varese per il movimento Varese Libera, finito sotto processo per stalking e violenza sessuale nei confronti della sua ex fidanzata.
LA SENTENZA DI PRIMO GRADO
In primo grado il Tribunale di Varese aveva condannato a 11 anni e tre mesi di reclusione l’imputato, che si è sempre professato innocente e che è difeso dagli avvocati Andrea Brenna e Nicola Giannantoni. I legali avevano chiesto l’assoluzione e, in subordine, la rinnovazione istruttoria per poter sentire la testimonianza della cugina della vittima. Confermato il risarcimento di 20mila euro a favore della parte offesa, assistita dalle avvocate Irene Visconti e Chiara Di Giovanni.
LA DECISIONE DELLA CORTE
Dietro il corposo sconto di pena la decisione della Corte d’Appello di concedere a Tomasella le attenuanti generiche ponendole sullo stesso piano rispetto alle aggravanti e alla recidiva contestata. Per la cronaca, la sostituta procuratrice generale Franca Macchia aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Le motivazioni della sentenza d’appello saranno depositate tra 45 giorni.
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