ESTATE AFRICANA
Caldo da bollino rosso. Stop ai lavori dalle 12.30 alle 16
Nonostante l’arrivo di temporali in provincia di Varese. «Forte disagio» segnala l’indice di Arpa Lombardia per afa e temperature elevate. L’ordinanza firmata dal presidente Fontana

Ancora giornate molto calde e afose, ma con rovesci serali. Nelle prossime sere sono previsti temporali che però non influiranno sul clima. È previsto fino a domani compreso, martedì 1 luglio, «forte disagio», contrassegnato da bollino rosso, per ciò che riguarda l’indice “Humidex” in provincia di Varese che misura l’affanno percepito dall’uomo dinanzi all’afa e a temperature elevate. Viene indicato da Arpa Lombardia. L’indice da bollino rosso coinvolge in questi giorni tutti i territori della regione. Durante il passaggio di testimone tra giugno e luglio si registreranno temperature stabili e molto alte, situazione ben diversa dallo scorso anno, quando si era registrato il giugno più fresco dal 2007.
AFA E TEMPORALI
Secondo le previsioni del Centro geofisico prealpino, fino a mercoledì 3 luglio il copione sarà lo stesso: temperature lievemente in calo, con le massime attorno ai 33 gradi e un divario di circa dieci gradi con le minime. A questo si aggiungeranno cumuli di nuvole fin dal pomeriggio, soprattutto nelle ore più calde, che nel Varesotto sfoceranno in temporali e rovesci, poi in esaurimento nella notte. Durante le mattinate e le prime ore del pomeriggio, nella maggior parte della provincia, non si godrà nemmeno di un clima ventilato: le brezze al suolo saranno deboli.
«STOP LAVORI DALLE 12.30 ALLE 16»
In Lombardia, dal 2 luglio e fino al 15 settembre, sarà vietata l’attività lavorativa all’aperto tra le 12.30 e le 16 nelle aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche, limitatamente nei giorni in cui sarà segnalato (sulla mappa giornaliera sul sito Worklimate) un livello di rischio “alto”. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo una riunione con le organizzazioni sindacali e i datori di lavoro convocata dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso. «La nostra priorità è la tutela della salute dei lavoratori – ha detto Fontana –, soprattutto in momenti come questi in cui il caldo diventa particolarmente insopportabile. L’ordinanza rappresenta un passo importante per garantire che le attività produttive si svolgano nel rispetto delle condizioni di sicurezza e salute». Sono escluse dall’applicazione del divieto le attività urgenti e di pubblica utilità, purché siano adottate tutte le misure di prevenzione previste. Il divieto non si applica alle pubbliche amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio, ai loro appaltatori, agli interventi di protezione civile e di salvaguardia della pubblica incolumità. L’ordinanza sarà trasmessa ai prefetti, ai sindaci dei Comuni lombardi, alle Ats, Asst, alle organizzazioni sindacali, ai rappresentanti delle imprese e delle associazioni di categoria, affinché vengano adottate tutte le misure necessarie. «Continueremo a monitorare attentamente la situazione e ad adottare tutte le misure necessarie», ha concluso Fontana.
INDIETRO DI UN ANNO
Giugno 2025 si avvia a essere un mese da caldo record, sia per la provincia di Varese che per il panorama globale. Anche lo scorso anno nel mondo si era registrato il mese più caldo, diversamente dalle rilevazioni nel Varesotto. Nel 2024 le temperature erano più basse rispetto a quelle di questi giorni, con frequenti piogge, temporali e rovesci. In particolare, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 era sopraggiunta una forte perturbazione dalla Francia. Violentissimi temporali avevano colpito Macugnaga, mentre appena oltre confine il canton Ticino aveva registrato una vera e propria alluvione. L’esondazione del torrente Maggia, nell’omonima valle, aveva trasportato con sé cinque vittime. A Varese, invece, non era caduta neanche una goccia.
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