L’INTERVENTO
Ponte di Cairate, mai più trampolino di morte
Ecco i parapetti anti-scavalcamento. «La morte di mio figlio non è stata vana»

L’estate scorsa il presidente della Provincia, Emanuele Antonelli, aveva confermato di aver affidato i lavori per posare barriere di protezione anti-scavalcamento lungo il ponte di Cairate.
Da allora la signora Marzia aveva cominciato a contare i giorni. Soprattutto, aveva cominciato a contare le notti, in attesa che il viadotto sopra l’Olona smettesse di essere un trampolino per la morte. L’altro giorno i lavori sono finalmente cominciati: gli operai hanno iniziato a saldare nuove grate in cima a quelle esistenti, in modo da rendere molto più difficile, se non impossibile, gettarsi nel vuoto.
«Adesso posso dormire di notte», il primo commento della donna che dal 29 settembre del 2021, quando suo figlio decise di lanciarsi dal ponte, si definisce «una mamma sopravvissuta».
«Grazie, grazie di cuore. Un grazie al presidente della Provincia bisogna farlo arrivare», ripeteva ieri Marzia Zecchin.
«Non ci posso credere, la morte di mio figlio non è stata vana».
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