LAVORI
Lungolago, vita nuova con alberi, porfido e led
Terminata la prima parte di interventi di riqualificazione. Soddisfatto il sindaco: «Così torna all’antico splendore»

Di giorno si apprezza il porfido rosso di Cuasso al Monte e le piante di pruno che, seppure ancora giovani, hanno permesso a chi ha i capelli bianchi di tornare alla giovinezza, quando il lungolago di Lavena era ornato da questi alberi. La sera, invece, i romantici possono vivere un’atmosfera intima, grazie all’illuminazione a led moderna, ma tenue.
È praticamente pronto il nuovo lungolago di Lavena o, almeno, il primo troncone concluso in questi giorni grazie a un progetto cofinanziato dal Comune e dall’Autorità di bacino per una cifra complessiva di 330.000 euro. «Siamo soddisfatti del lavoro eseguito e stiamo raccogliendo dei complimenti – afferma il sindaco Massimo Mastromarino, descrivendo il progetto seguito dal vicesindaco Donata Mina – per un cantiere che ha riportato il lungolago all’antico splendore. Oltre al suo rifacimento, infatti, abbiamo riportato alcuni elementi caratteristici del passato: il porfido rosso di Cuasso al Monte al posto degli autobloccanti consumati dal tempo e il filare di pruni. Inoltre abbiamo rifatto la ringhiera in ferro, sostituendola con una in acciaio inox, lo stesso materiale utilizzato per le panchine che saranno installate nelle prossime settimane».
È stato anche ammodernato l’impianto di illuminazione: «Ora – prosegue il primo cittadino - abbiamo una luce tenue e discreta, con un bell’effetto scenografico di sera, grazie ai led a risparmio energetico posizionati al posto delle lampade ormai datate di prima. Ovviamente, per qualche mese i cittadini hanno dovuto subire i disagi del cantiere, ma il risultato ottenuto è veramente migliorativo, tanto è vero che un’altra attività commerciale ci ha chiesto di usare il plateatico per il proprio locale». Infine, le ruspe ne hanno approfittato per «sistemare il tratto fognario che corre parallelo allo Stretto e che aveva dato dei problemi di percolazioni a lago».
E non è finita qui: a breve dovrebbero partire altri lavori sul lungolago, finanziati sempre con la stessa formula. Si tratta dei due percorsi adiacenti, a monte e a valle, al pezzo appena rifatto, vale a dire verso Brusimpiano e dalla località Chioso all’ex Hotel due Lac.
Sperando in un’accelerata anche per migliorare la qualità delle acque in questa zona: se è vero che l’Ats ha promosso la balneabilità del lido di Lavena Ponte Tresa, è altrettanto vero che il “voto” ottenuto, vale a dire la sufficienza, non può essere l’approdo finale, pensando anche al milione di euro che verrà speso per riqualificare buona parte del lungolago.
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