L’ADUNATA LEGHISTA
Pontida: omaggio a Bossi, Berlusconi e Maroni
Il discorso di Salvini dal palco. «Flat tax e rottamazione cartelle». «Il 14 febbraio manifestazione per l’Occidente»

«Vi chiedo impegno e, in cambio, di offro la mia vita e libertà. Voi non dovete cambiare mai. Liberi, forti e senza paura. Grazie e viva Pontida». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha chiuso oggi, domenica 21 settembre, alle 14, il suo intervento dal palco di Pontida, che è durato mezz’ora.
«UOMO UNICO E GENIALE»
Dal palco il leader della Lega ha ricordato il fondatore Umberto Bossi, il cavaliere Silvio Berlusconi e Roberto Maroni. «Bossi è stato un uomo unico e geniale che dal nulla ha ridato forza e speranza. Facciamo arrivare a casa di Bossi l’abbraccio di Pontida, l’affetto, il calore, la gratitudine e la riconoscenza: siamo un popolo in cammino che lui ha risvegliato». «L’amore vince sempre sull’odio- ha aggiunto poi Salvini citando Berlusconi - un gigante che ha cambiato l’Italia».
MANIFESTAZIONE DEL 14 FEBBRAIO
«Sabato 14 febbraio tutti insieme saremo protagonisti della più grande manifestazione che si ricordi per la difesa dei valori, diritti e confini e libertà della civiltà occidentale. A testa alta con le proprie famiglie e amici» ha annunciato il segretario della Lega e vicepremier.
ROTTAMAZIONE CARTELLE
Salvini: «Sono sicuro che le banche daranno un contributo per aiutare chi non ce la fa, banche che hanno guadagnato più di 46 miliardi lo scorso anno. Non chiederemo un contributo alle piccole banche dei territori, ma a quelle grandi banche che hanno fatto più di mezzo miliardo di utili su interessi e commissioni che chiedono a voi».
«Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è estendere la flat tax a tutti i lavoratori e cancellare 170 milioni di cartelle esattoriali dell’Agenzia dell’Entrate».
«UN APPLAUSO CHE ARRIVI FINO ALL’ARIZONA»
Salvini ha aperto il suo intervento chiedendo al popolo leghista di Pontida di dedicare «non un minuto di silenzio ma un pensiero a Charlie Kirk e un applauso che arrivi fino all’Arizona». Subito dopo sullo schermo, sul palco, sono state proiettate alcune immagini dell’attivista Maga ucciso negli Usa.
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