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Una vasca per giochi d’acqua al Lido? La Commissione per il paesaggio dice no. E così la Provincia nega l’autorizzazione all’intervento di riqualificazione della spiaggia pubblica, che comprendeva anche un nuovo muretto, che invece sarebbe un ostacolo per i bagnanti.

A presentare il progetto agli uffici di Villa Recalcati era stata, su richiesta dell’amministrazione comunale, l’Autorità di bacino lacuale dei laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese. Progetto che prevedeva sia il consolidamento del muro di contenimento all’imbarcadero, sia la sistemazione dell’arenile, molto frequentato dai bagnanti nella bella stagione. L’area al centro dell’intervento - si legge nella relazione tecnica del Settore Territorio della Provincia - è quella nei pressi della piazza principale del paese e del parco pubblico. Dove il moto ondoso delle acque «sottrae annualmente grandi porzioni della spiaggia che digrada naturalmente verso il bacino lacuale».

Si tratta di una spiaggia già sostenuta da un muro di contenimento e in cui, soprattutto durante l’inverno, il livello del lago si “divora” una parte della superficie a disposizione dei bagnanti. Ed è proprio per contenere questo fenomeno di erosione del litorale, e nel frattempo creare un’area ludica per i più piccoli, che il Comune aveva deciso di prolungare quel muro, fino ad arrivare ai moli posti a nord ovest della spiaggia.

Il prolungamento del muretto consentirebbe, secondo i progettisti, di formare una nuova spiaggia attrezzata, nella quale ricavare anche «una “vasca” approvvigionata con le acque del lago, dove installare giochi d’acqua per i bambini». Una vasca che sarebbe stata completamente interrata, mentre il nuovo terrapieno sarebbe stato riempito con ghiaia e ciottoli.

Un progetto che si è però arenato in Provincia. La Commissione paesaggio ha infatti firmato l’ok ai lavori di recupero e manutenzione dei muretti esistenti in stato di degrado, ma ha dato parere contrario alla «progettazione unitaria della spiaggia Lido» e alla vasca per giochi d’acqua.

Il motivo? «Si ritiene che manchino gli elaborati minimi sufficienti alla valutazione dell’intervento» e si auspica venga redatto «un progetto maggiormente articolato e finalizzato a una migliore e sicura fruizione dell’arenile da parte di tutti». Secondo Villa Recalcati, infatti, «le ragguardevoli dimensioni del manufatto lo rendono più simile a una piscina, che in quanto tale necessita di specifici elaborati tecnici di dimensionamento, anche in relazione agli effetti statici» sulle «edificazioni esistenti».

In buona sostanza, «l’idea di qualificazione della spiaggia è meritevole di attenzione», ma «la progettazione deve mirare a un disegno maggiormente articolato e fruibile, in sicurezza, da parte di tutti», sia dei turisti, sia dei bagnanti. La possibilità di «immergersi nelle acque del lago durante la stagione estiva sarebbe infatti ostacolata dalla presenza della muratura continua».

m.m.

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