TRIBUNALE
Procura di Varese: sei rinunce
Resta in corsa solo Antonio Gustapane per il posto direttivo di capo dei pm

Erano sette le candidature alla Procura di Varese dopo l’addio, la scorsa estate, di Daniela Borgonovo , e quindi l’attuale gestione provvisoria - facente funzioni - affidata a Massimo Politi. Alla fine della scorsa settimana si è chiuso il termine per confermarle o ritirarle. E l’esito è stato sorprendente e per certi versi allarmante: da sette, si è scesi a una. Resta quella di Antonio Gustapane, 64 anni, pubblico ministero a Bologna. Sono venute meno, dunque, anche quelle date come molto accreditate di Olimpia Bossi, procuratrice capo a Verbania, e di Ciro Cascone, procuratore capo del tribunale per i minorenni di Milano. Rinunce pesanti.
C’era in ballo anche il possibile grande ritorno di Tiziano Masini che ha scelto però il ruolo di consigliere della Cassazione penale, posizione di prestigio ma forse non al pari di un posto direttivo come quello di capo dei pm a Varese.
Ora, tocca al Consiglio superiore della magistratura indicare il nuovo procuratore capo che potrebbe assumere le funzioni già dopo l’estate, comunque entro la fine dell’anno.
L’uscita di scena di sei candidature su sette (va precisato che alcune sono motivate da incarichi nel frattempo in altre sedi e posizioni) suggerisce, quasi come atto dovuto, una riflessione sull’attrattività dei piani alti del palazzo di giustizia di Varese. Il posto (direttivo, ribadiamolo) in piazza Cacciatori delle Alpi è adeguatamente ambito? Entrare nei motivi di tutte le sei rinunce è impossibile, ma osservando come avvengono le corse alle Procure di altre sedi e distretti, suonano un po’ strani questi passi indietro.
Da registrare, sul fronte delle toghe in servizio a Varese, la recente uscita del sostituto procuratore Giulia Floris, passata a Milano, e il trasloco di Anna Giorgetti, già coordinatrice dell’ufficio Gip (ruolo avocato a sé dal presidente del Tribunale di Varese), a Busto Arsizio, passaggio peraltro congelato di sei mesi su richiesta del presidente del Tribunale che trovandosi a corto di giudici ha “trattenuto” in proroga Anna Giorgetti, seppure la stessa non possa più esercitare ora da Gip (10 anni già conclusi in questa funzione) ma da giudice nelle udienze dibattimentali.
Insomma, sembra un momento abbastanza “precario”, in attesa di stabilità, per l’assetto giudiziario in piazza Cacciatori delle Alpi.
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