NEI GUAI
Proiettili e tagliole: bracconieri denunciati in Valle Ansasca
Operazione dei Carabinieri della Forestale. Sequestrati anche carne e alimenti scaduti

Tagliole metalliche, oltre 60 proiettili e detenzione illecita di fauna selvatica. I Carabinieri Forestali delle stazioni di Piedimulera e Macugnaga hanno denunciato due bracconieri, residenti in Valle Anzasca. In particolare i militari, in seguito ad approfondite indagini avviate nella valle della “Perla del Rosa” per contrastare il bracconaggio, hanno ritrovato presso l’abitazione di un ventiquattrenne di Bannio Anzino oltre sessanta proiettili, alcuni inesplosi ed alcuni esplosi, mai denunciati e due tagliole metalliche da impiegare per battute di caccia non consentite. Altre due tagliole in ferro sono state poi rintracciate in casa di un quarantacinquenne di Ceppo Morelli.
MATERIALE SEQUESTRATO
Presso l’azienda di rivendita al pubblico di prodotti alimentari gestita da quest’ultimo sono stati inoltre rinvenuti alimenti e carni scaduti o privi delle indicazioni di rintracciabilità obbligatorie. E’ stata in aggiunta ritrovata una faina congelata, presumibilmente destinata a procedura di imbalsamazione illecita in quanto l’animale rientra tra le specie non cacciabili e risulta tutelato dalla Convezione di Berna sulla conservazione della vita selvatica. Non solo: è’ stato infine recuperato un cartello di proprietà della Provincia del Vco indicante la presenza di un’Oasi di protezione ed attestante il connesso “Divieto di caccia”. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro mentre i due anzaschini dovranno rispondere, oltre che del reato di caccia in periodo non consentito, anche degli illeciti penali di detenzione non autorizzata di munizioni di armi da sparo, detenzione di strumenti di caccia vietati e detenzione illecita di fauna selvatica.
LE SANZIONI
Per la detenzione ed esposizione in vendita di prodotti scaduti o privi di rintracciabilità alimentare sono state inoltre comminate sanzioni amministrative per un importo pari a circa ventimila euro.
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