POLIZIA DI STATO
Promosso questore, Mazza in partenza da Varese
Nuovo incarico in arrivo per il vicario. Tutti i “varesini” promossi

Approdato a Palazzo Italia nel luglio di tre anni fa, per Carlo Ambrogio Enrico Mazza è tempo di fare le valigie. Nei giorni scorsa da Roma è arrivata la nota ufficiale con la nomina a dirigente superiore della Polizia di Stato, a partire dal primo marzo. Tradotto: avrà il grado necessario a ricoprire l’incarico di questore o di comandante di compartimento regionale di specialità (come la Stradale o la Polizia ferroviaria) oppure di dirigente ministeriale. Di certo, non potrà più essere vicario della Questura di Varese. L’ufficialità della destinazione arriverà nei prossimi giorni. Classe 1963, milanese di “sponda” interista, Mazza è approdato in piazza Libertà dopo essere stato vicario alla Questura di Lecco e, prima ancora, aver ricoperto vari incarichi “dietro le quinte”: dalla Digos all’Antiterrorismo, dalla Direzione investigativa antimafia – dove si è occupato di criminalità di matrice russa e cinese – al Sismi, fino ad attività antidroga che lo hanno portato anche in Sud America. Sebbene il suo sia il grado più prestigioso che compare nell’elenco, Mazza non è stato l’unico “varesino” a ricevere una promozione. C’è ad esempio, Marco Bragazzi, attuale comandante della Polizia stradale di Varese e prima ancora alla guida della Polizia di Frontiera di Luino: per lui è arrivata la nomina a vice questore. Stesso grado per un altro ufficiale passato dalle latitudini varesine: si tratta di Gianluca Solla, che a Palazzo Italia è stato dirigente fino al 2017, prima dell’Ufficio del personale, poi dell’Ufficio di Gabinetto e infine della Digos, da dove poi è stato chiamato a Roma, alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, dove si occupa di antiterrorismo. A capo del Commissariato di Canicattì e prima ancora alla guida della Volante di Agrigento, Francesco Sammartino è stato in precedenza capo della Volante di Varese: ora ha ottenuto la promozione a vice questore aggiunto.
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